Marche, zona bianca in bilico: aumentano i contagi tra focolai e varianti. Altre tre regioni rischiano: Abruzzo, Sicilia e Campania

Marche, zona bianca in bilico: aumentano i contagi tra focolai e varianti. Altre tre regioni rischiano: Abruzzo, Sicilia e Campania
Marche, zona bianca in bilico: aumentano i contagi tra focolai e varianti. Altre tre regioni rischiano: Abruzzo, Sicilia e Campania
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 12 Luglio 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 09:54

ANCONA Massima attenzione, nelle Marche specialmente. La nostra regione è infatti tra le quattro che potrebbero rischiare nel giro di qualche settimana lo scivolamento nella zona gialla per l’aumento dei casi tra focolai e variante Delta. «L’ampia distribuzione dei nuovi casi sul territorio nazionale indica una ridotta ma persistente circolazione diffusa del virus nel nostro paese», riferisce il documento pubblicato sul sito Epicentro dell’Iss e aggiornato al 7 luglio.

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L’analisi
In questo quadro epidemiologico gli esperti ritengono che le prime a superare la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti sono la Sicilia (incidenza a 21), la Campania (incidenza a 19), l’Abruzzo (incidenza a 16,6) e appunto le Marche (incidenza a 15,9). È vero che oggi siamo molto al di sotto della soglia di allarme ma se si guarda a quanto sta succedendo in altri Paesi, come la Spagna, si prevede che presto in quasi tutte le aree della penisola ci sarà un superamento del limite previsto per restare in zona bianca.

Serve essere prudenti - e non allarmisti - come tra l’altro ribadito dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nei giorni scorsi. Soprattutto perchè nonostante l’aumento dei contagi nelle Marche - anche ieri 39 positivi su 1.109 nuove diagnosi - gli ospedali ancora sono praticamente vuoti, con 10 pazienti Covid ricoverati ma nessuno in semi intensiva e due degenti in rianimazione a Marche Nord. Anche nelle strutture socio sanitarie la situazione è perfettamente sotto controllo: 11 gli ospiti positivi al virus, tutti nella Rsa di Campofilone. Ed proprio l’incidenza negli ospedali è il nuovo parametri che alcuni presidenti di Regioni vorrebbero utilizzare per determinare il passaggio dei territori da una zona all’altra, tanto che è stato chiesto un urgente incontro con la Cabina di regia per discutere una nuova modifica dei criteri che determinano il cambio di colore. Secondo il documento dell’Istituto superiore di sanità la maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 14 giorni in soggetti non vaccinati, o che sono stati vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro le due settimane dalla diagnosi stessa, cioè prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino. Intanto con i 39 casi positivi di ieri a luglio sono arrivati a 377 gli infetti nelle Marche e secondo i dati a disposizione dall’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, «il 30% è determinato dalla variante Delta».


I timori
A preoccupare sono anche i focolai che si sono sviluppati nell’Ascolano. Dopo la festa in spiaggia a San Benedetto, adesso c’è il matrimonio ad Acquasanta che ha costretto l’Asur ad intervenire accelerando sul tracciamento. Una situazione che deve essere tenuta estremamente sotto controllo, non tanto perché dalla zona bianca alla gialla tecnicamente cambi molto (si riduce solo il numero di persone a tavola nei ristoranti che torna a quattro) ma è fondamentale non compromettere l’autunno e l’avvio del nuovo anno scolastico.

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