Le Marche tornano a scuola: «Ma niente doppi turni. Il 50% dei professori è vaccinato»

Le Marche tornano a scuola: «Ma niente doppi turni. Il 50% dei professori è vaccinato»
Le Marche tornano a scuola: «Ma niente doppi turni. Il 50% dei professori è vaccinato»
di Andrea Taffi
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Martedì 6 Aprile 2021, 09:34

ANCONA - Sabato scorso la riunione dei dirigenti. Oggi a partire dalle 10, il treno dei tavoli di coordinamento delle prefetture insieme ai responsabili delle aziende del trasporto pubblico locale: ogni due ore, in cinque momenti differenti, scandiranno l’avvicinamento al grande giorno del ritorno a scuola. Era il 26 febbraio quando è scattata l’ordinanza del governatore Acquaroli che riportava tutte le superiori in didattica a distanza. Per Ancona e Macerata il provvedimento coinvolgeva anche seconde e terze medie.

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Un imbuto che con l’aumento dei contagi, la settimana seguente ha riportato a casa anche i bambini delle elementari e delle materne. 

La prima cosa che conta

Marco Ugo Filisetti, direttore dell’ufficio scolastico regionale, parla nel lunedì di Pasquetta e la prima cosa che dice è quella che conta: «La percentuale di professori vaccinati? È al 50%, in media, in tutta la regione.

C’è chi sta meglio e chi sta un po’ sotto. Ripartiamo da qui e con grande attenzione: siamo a quota 234 contagi ogni 100mila abitanti. Voglio dire, non siamo distantissimi dal tetto dei 250 e nessuno vuole ritornare lì, altrimenti si andrebbe dritti in zona rossa». Preoccupato, direttore? «Non in generale, abbiamo cercato di fare tutto il possibile e ci siamo riusciti. Il mio grande pensiero è quello che la gente si scoraggi, soprattutto i ragazzi. Un nuovo passo indietro sarebbe, soprattutto psicologicamente, una brutta botta. Da qui in avanti, dobbiamo andare in... avanti - dice il dirigente calzando sulla parola chiave - altrimenti si tratterebbe di una ricaduta. E genererebbe una ferita nel rapporto tra ragazzi e scuola».

Il punto sull’organizzazione

Per quanto riguarda l’organizzazione, Filisetti sembra tranquillo. «C’era da coordinarsi sulla percentuale in presenza delle scuole superiori - spiega Filisetti - perché se avessimo lasciato libertà a ogni istituto sarebbe stato più difficoltoso organizzare i trasporti. Per questo abbiamo concordato il 50% per tutti. Niente doppi turni, non ci sono i mezzi per allestire una distribuzione dei flussi così ampia. Valgono gli orari stabiliti in autunno». Oggi l’ultimo step della riorganizzazione riavviata dopo l’annuncio della zona arancio dei venerdì scorso. Ancora Filisetti: «Ci saranno i tavoli di coordinamento in ciascuna prefettura, sono cinque riunioni in orari sfalsati a partire dalle 10. E ci saranno anche i responsabili delle aziende di trasporto pubblico locale. Sarà sufficiente? Spero di sì, nessuno ci ha detto scientificamente se la scuola ha avuto un ruolo decisivo nell’aumento dei contagi. Piuttosto mi lasci dire che sono felice per il ritorno a scuola dei ragazzi del quinto anno: potranno preparare il loro esame di maturità in modo diverso rispetto a quelli dello scorso anno».

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