Contagi, ricoveri e attese, lievita il post Ferragosto. Il traino dei grandi centri per la diffusione del Covid

Un reparto di Rianimazione
Un reparto di Rianimazione
di Martina Marinangeli
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Giovedì 26 Agosto 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 09:53

ANCONA - La linea Maginot contro il Covid corre lungo i crinali di montagna. I piccoli borghi delle arre interne o arroccati sui pendii stanno, nella maggior parte dei casi, reggendo l’onda d’urto del contagio, mantenendosi su un numero di positivi e quarantene inferiore alle cinque unità.

Diversa la situazione nei capoluoghi e nei grandi centri – in particolare quelli costieri come Civitanova, Fano e San Benedetto – dove i dati raccontano di un virus che circola più rapidamente. A Civitanova soprattutto, che ormai da settimane è in testa alla classifica regionale per numero di contagi. Una divaricazione - quella tra costa ed entroterra, tra borghi e grandi città – anche piuttosto ovvia, soprattutto in estate, ma che si fa marcata. 


Il tasso di incidenza
Nonostante il tasso d’incidenza sia in lieve risalita negli ultimi giorni – il dato settimanale tra il 16 ed il 22 agosto segnava 66 casi ogni 100mila abitanti, mentre da lunedì 23 a ieri, dunque in tre giorni, si è passati da 69,4 a 74,26 e bisognerà tenere sotto controllo il trend per capire se è solo un “rimabalzino” o il segno di una ripresa del contagio con tanto di effetto Ferragosto – sono 93 su 227 i Comuni marchigiani rimasti Covid free, distribuiti soprattutto tra la provincia di Macerata, che ne conta 28 su 55, e quella di Fermo, con 24 su 40.

Considerando che i due territori hanno chiuso la scorsa settimana con i tassi d’incidenza più alti (88,8 il Maceratese, 86,3 il Fermano), significa che il virus circola con una distribuzione disomogenea, correndo di più nelle città costiere e popolose e frenando nei paesini. La provincia di Ascoli Piceno ha ancora 15 Comuni su 33 Covid free (o comunque con un numero inferiore a cinque casi), mentre il Pesarese ne annovera 18 su 52. Nell’Anconetano, invece, ne sono rimasti appena otto su 47, tutti nell’entroterra. In generale, il numero dei contagi è rimasto stabile sopra le 1000 unità nelle prime tre settimane di agosto, segnale plastico che la curva ha raggiunto il plateau. 


Il picco della prima settimana
Dopo il picco di 1168 nuovi casi nella settimana tra il 2 e l’8 agosto, da quella successiva il dato si è stabilizzato, con il totale passato a 1152. Più marcato il segno meno nei sette giorni tra il 9 ed il 15 agosto, con un numero di nuovi positivi pari a 1042, diventati 1008 nella settimana post ferragostana. Negli ultimi giorni, tuttavia, i casi sembrano aumentare e tra lunedì e ieri ne sono stati registrati 379 (dato comprensivo della giornata “falsata” del lunedì, che ne conta appena 34 perché risente dei pochi tamponi processati la domenica). Nella sola giornata di ieri, sono stati rilevati 259 nuovi positivi, di cui 67 nella provincia di Ancona, 60 nel Maceratese, 47 nel Pesarese e 46 nel Fermano. Più contenuto il numero nella provincia di Ascoli Piceno, che si ferma a 16, mentre 23 sono quelli provenienti da fuori regione. In quota parte, crescono anche i ricoveri, benché non con la stessa velocità. Se mercoledì scorso si contavano 53 pazienti Covid, sette giorni dopo il totale è arrivato a 78, con un incremento soprattutto nei reparti non intensiva. Nelle Rianimazioni, infatti, il dato è rimasto piuttosto stabile, passando dai 9 del 18 agosto agli 11 di ieri. Al momento, ci sono invece 53 ricoverati in area medica e 14 in sub intensiva. La somma finale è però destinata a crescere nei prossimi giorni, dal momento che ci sono 16 pazienti in attesa di un posto letto in sette pronto soccorso tra le province di Ancona, Macerata e Fermo. Nel Maceratese in particolare, la presenza di persone positive al Covid nei Ps ha reso necessaria l’attivazione di posti letto nel nosocomio del capoluogo ed in quello di Civitanova, uscendo dal perimetro tracciato dallo step 1 del Piano pandemico.

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