Covid Marche, un anno fa era peggio. I ricoveri sono 7 volte di meno per l'effetto vaccini. Per la cabina di regia rischio moderato

L'hub vaccinale al centro Paolinelli di Ancona
L'hub vaccinale al centro Paolinelli di Ancona
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 20 Novembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:51

ANCONA - Dieci giorni senza vaccini e un anno dopo, stesso periodo, con la profilassi arrivata già alla terza dose. La differenza salta agli occhi e anche se adesso parliamo di quarta ondata, con i contagi che crescono e lo spettro della zona gialla che avanza - sebbene non sia dietro l’angolo - , basta guardare i numeri impressionanti del 2020 per capire quanto sia cambiato l’impatto del Covid nelle Marche.

 
Le differenze
Un confronto doveroso per cercare uscire dalla palude dei dubbi e delle titubanze, a pochi giorni dall’avvio dei richiami vaccinali anche per i 40-59enni che hanno avuto la somministrazione sei mesi fa.

Partiamo. Tra il 10 ed il 19 novembre del 2020 in regione sono stati registrati 6.100 nuovi casi: si viaggiava anche sui 7-800 positivi al giorno, in un’altalena di dati che teneva tutti con il fiato sospeso.

Nello stesso periodo, adesso, i nuovi contagi registrati sono 2.610 esattamente 3.490 infetti in meno nell’arco di dodici mesi. Un altro esempio: il 19 novembre 2020 nelle Marche si registravano in totale 14.856 persone in quarantena con il Covid, ieri erano 3.620 cioè 11.236 in meno nell’arco di un anno. 


L’impatto nella sanità
Ma anche sui ricoveri la differenza è netta e lampante: nel 2020 in quei famosi dieci giorni si oscillava fra i 533 ed i 610 ricoverati, mentre adesso si viaggia fra gli 80 ed i 93 degenti. Le terapie intensive? Idem. L’anno scorso c’erano al massimo 79 posti letto occupati, oggi 24. Ma anche sulle vittime del virus - età media 82 anni, per il 97% con patologie - è impensabile parametrare l’emergenza pandemica di allora con quella attuale.

Nel 2020 sono stati registrati 83 decessi in dieci giorni, nello stesso periodo, oggi, sono in tutto 13. In emergenza pandemica, tra la terza e la quarta ondata, l’unica differenza l’hanno fatta i vaccini, perchè nel frattempo sono scomparse le zone arancioni e gialle e con loro tutti divieti e le restrizioni: sono sparite anche le mascherine all’aperto. Ieri è stato pubblicato il dossier settimanale della Cabina di regia che ha classificato tutte le regioni italiane, Marche comprese, a rischio moderato mentre il Friuli Venezia Giulia viene «ad alta probabilità di progressione» verso un rischio più elevato.

Ma uno dei dati più rilevanti del monitoraggio degli esperti di Roma è che sono in aumento i casi di positività non associati a catene di trasmissione note ed aumenta la percentuale di infetti rilevata attraverso lo screening.


La situazione
Un quadro che si complica con il diminuire della protezione dei vaccini anti Covid, soprattutto tra le persone più fragili che per primi hanno effettuato la profilassi. Dal 10 ottobre a ieri sono stati registrati 40 decessi di pazienti infetti: di questi 23 - tutti con patologie - erano stati vaccinati con il ciclo completo ma nei sei mesi precedenti o addirittura prima.

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