Un asse tra Marche e Lombardia per agganciare nuovi turisti nell'estate post Covid

Un asse tra Marche e Lombardia per agganciare nuovi turisti nell'estate post Covid
Un asse tra Marche e Lombardia per agganciare nuovi turisti nell'estate post Covid
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 13 Maggio 2021, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 15:41

ANCONA - Il 20% dei turisti che hanno visitato le Marche nel 2020 sono lombardi: 322.089 gli arrivi e 1.629.273 le presenze. Questi dati sono il punto di partenza del nuovo patto tra le due regioni che ha ottenuto l’approvazione nei giorni scorsi in giunta attraverso una lettera d’intenti che dovrà essere firmata da Marche e Lombardia.

Una collaborazione già anticipata dalla visita a Palazzo Raffaello dell’assessore regionale lombardo Lara Magoni per condividere degli obiettivi prioritari riguardanti la politica turistica.

Allo stesso tempo si è tenuto pure un incontro in parte in streaming con i rappresentanti di circa 30 associazioni di categoria che hanno dato il loro contributo di idee e riflessioni su possibili iniziative e strategie comuni da intraprendere per rilanciare settori cruciali come il turismo, la moda e il design.

«L’interlocuzione con la Regione Lombardia rappresenta una grande opportunità turistica soprattutto in tema di destagionalizzazione, ma anche imprenditoriale - si legge nella delibera -. Milano e la Lombardia sono infatti le realtà più europee d’Italia e programmare iniziative in sinergia può sicuramente favorire la crescita delle nostre imprese e lo sviluppo del territorio attraverso l’attrazione di partner e di tante persone che hanno voglia di conoscere le Marche. Altrettanto importante il rapporto con un hub internazionale di riferimento per collegarci con i Paesi stranieri». Tre le direttrici su cui si muoverà questa nuova collaborazione: intanto l’individuazione di proposte comuni sui temi delle politiche turistiche e dell’attrattività nello scenario post-pandemico, «anche sulla base delle istanze rappresentate alle Parti stesse dagli stakeholder di riferimento nelle rispettive sedi di confronto istituzionale, da riportare nell’ambito del confronto in sede di Commissione Turismo e nell’interlocuzione con il Ministro al Coordinamento delle iniziative nel settore del turismo». Quindi il documento sottolinea la necessità di provvedere al riposizionamento dell’immagine turistica territoriale sui mercati di riferimento e il rafforzamento delle destinazioni locali, mediante la valorizzazione dell’offerta turistica regionale «legata al patrimonio paesaggistico e agli asset naturalistici, sia nell’ottica del “turismo di prossimità” che nella prospettiva di una ripresa della mobilità turistica proveniente dai mercati esteri». Infine il patto con la Lombardia prevede lo scambio di best-practices riguardanti l’ambito del “saper fare artigiano” legato ai settori della moda e del design, «sia con riferimento alle esperienze imprenditoriali e di sviluppo sostenibile presenti sui rispettivi territori, sia rispetto alle politiche regionali di marketing territoriale per la promozione delle eccellenze quali driver di attrattività e di competitività, funzionali allo sviluppo di iniziative sperimentali congiunte per la valorizzazione del Made in Italy.

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