ANCONA - Sì alla terza dose di vaccino già dalla fine di settembre e sì all’obbligo della profilassi, anche se è da stabilire per quali categorie. Il premier Draghi in conferenza stampa ieri - al termine del Consiglio dei ministri - ha indicato la rotta che il governo intende perseguire nella guerra contro il Covid, anticipando poi l’estensione del Green pass, alla luce di una campagna vaccinale che quest’estate ha tirato il freno a mano.
Punto a favore per le Marche è la grande adesione alla somministrazione dei sieri del personale scolastico, il vero nodo per la ripartenza delle lezioni: secondo gli ultimi dati a disposizione della Regione il 97,10% dell’organico ha ricevuto la prima dose, mentre ha concluso il ciclo una percentuale superiore al 90%.
Il certificato verde
In un simile panorama la questione green pass a scuola dovrebbe non costituire un ostacolo enorme anche se resta da capire come dovranno essere effettuati i controlli, rigidi e puntuali, da cui potrebbe anche scattare la sospensione di chi non risulta in regola con le misure adottate dal governo.
Il rinforzo antivirus
Ma la questione più stringente, con la variante Delta che ha moltiplicato i contagi anche nel periodo estivo, è rappresentata dalla necessità di effettuare una terza dose vaccinale e di farlo a stretto giro di posta. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri ha annunciato che «si inizierà a fine settembre. Si partirà dai soggetti fragili e tale indicazione è arrivata anche dall’Ema ed il Comitato tecnico scientifico Cts ha già espresso la sua opinione in tal senso». E infatti dopo Pfizer anche Moderna prevede di presentare nei prossimi giorni i dati relativi alla terza dose del vaccino anti Covid-19 all’ente regolatorio dei farmaci degli Stati Uniti, la Food and Drug Adeministration (Fda), a quello europeo (Ema) e a quelli di altri Paesi di tutto il mondo. Anche le Marche, come ha ribadito nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, «sono pronte ad organizzare la campagna vaccinale per somministrare il terzo siero alle categorie più fragili». E proprio i fragili, con i malati cronici e gli anziani potrebbero essere fra le prime categorie interessate dall’ obbligo vaccinale (quando sarà possibile applicarlo in modo esteso), che per ora è fissato per legge solo per gli operatori sanitari. Ma sull’estensione del Green pass annunciata dal premier, ci sarà prima una cabina di regia per decidere quali settori dovranno averlo. Si potrebbe cominciare dagli esercenti di ristoranti, bar e mense, e il tema è caldo per i dipendenti della Pubblica amministrazione che potrebbero essere tra le categorie soggette alla presentazione del certificato verde.
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