Marche, completate le seconde dosi ai prenotati. Ma restano 239.584 no vax: come sono divisi per età

Marche, completate le seconde dosi ai prenotati. Ma restano 239.584 no vax. E il caso dei medici vaccinatori in scadenza di contratto
Marche, completate le seconde dosi ai prenotati. Ma restano 239.584 no vax. E il caso dei medici vaccinatori in scadenza di contratto
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 8 Novembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 18:27

ANCONA - La notizia arriva dal report aggiornato del ministero della Salute: secondi i dati giornalieri sulle somministrazioni dei sieri anti Covid le Marche hanno concluso il ciclo vaccinale a tutti i prenotati delle differenti fasce di età, tranne in quella tra i 12 ed i 19 anni. Per chiudere il cerchio ne mancano poco più di 1.400.

 
La situazione
A conti fatti, dunque si sono sottoposti alla profilassi un milione 126mila 929 marchigiani: ne mancano all’appello 239.584 e sono coloro fortemente contrari alla profilassi, gli indecisi e chi ha preferito rinviare il momento della somministrazione.

Nel giro di un mese sono state inoculate 23.230 dosi, contro le 46.738 effettuate tra settembre e ottobre. Adesso si cerca di spingere sulle terze dosi e sulla necessità di convincere chi ancora non si è avvicinato alla profilassi. Fase delicatissima su cui pesa anche l’imminente scadenza dei primi contratti firmati dall’Asur con in medici al lavoro nei 13 punti vaccinali dislocati nelle Marche: contratti in scadenza giovedì e che dovranno essere rinnovati a stretto giro di posta. 


Le percentuali
Nel frattempo, ciclo vaccinale concluso nei ragazzi tra 20 e 29 anni che hanno effettuato la prima dose: il doppio sieri antivirus è stato inoculato a 118.327 giovani, ovvero l’82,7% della popolazione in questo range di età. Vaccinati 124.225 marchigiani fra i 30 ed i 39 anni, che rappresentano il 76,54% di tutta la fascia e 170.302 cittadini tra 40 e 49 anni (76,96%). Nel range 50-59enni hanno completato il ciclo in 197.716 (82,06%) e in quello tra 60 e 69 anni 172.486 (87,79%). E questa sarà una settimana cruciale per la somministrazione delle terze dosi: il governo infatti deciderà se aumentare le fasce di età a cui iniziare a inoculare il rinforzo vaccinale. Al momento le categorie interessate sono gli over 80 ed over 60, gli estremamente fragili, i soggetti vulnerabili e gli operatori sanitari. Il ministro della Sanità Roberto Speranza ha sottolineato infatti che «a sei mesi dalla seconda dose sia opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile. Già somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante. Ci atterremo comunque al parere degli scienziati». 


Il rinforzo antivirus
Tra gli over 80 che hanno effettuato il ciclo vaccinale, ovvero 127.267, hanno ricevuto la terza dose in 25.709, tra i 70 ed i 79 anni in 5.972 (146.106 il totale) e in quella tra 60 e 69 anni l’hanno effettuata 6.133 su 172.486. Vaccini, green pass e mascherine sono le tre regole auree per mettere o in condizioni le Marche di reggere meglio la quarta ondata: nelle ultime settimane infatti, il numero dei casi positivi e dei ricoveri sta crescendo sensibilmente, rispetto ai dati di settembre e dei primi di ottobre. Un modello che sta funzionando, spiega il governo. «Al chiuso resta l’obbligo di mascherine, non ho intenzione di toccarlo - sottolinea il ministro Speranza -. E non si tocca l’uso robusto del Green pass. I numeri sono dalla nostra parte. Regole e strategia dunque non cambiano, ma ovviamente valuteremo».


La somministrazione
Quanto alla vaccinazione dei bambini, Speranza auspica di partire per la fascia 5-11 anni a dicembre, «non appena l’Ema avrà approvato il vaccino e l’Aifa avrà dato il via libera per l’Italia. Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer è efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per parlare alle famiglie. Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i più piccoli possiamo arrivare al 50%». Attualmente invece le terze dosi sono state somministrate ai giovani dai 20 ai 29 anni solo in 600 casi, riguardano appunto le fasce dei fragili e dei soggetti vulnerabili. Così 1.285 sono le persone a cui è stato inoculato il booster nel range fra 30 e 39 anni, mentre in quello tra 40 e 49 lo hanno ricevuto in 2.016.

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