ANCONA - A una settimana dalla ripresa delle lezioni in presenza, l’effetto-rimbalzo della scuola sui contagi è ancora uno spauracchio potenziale. Troppo presto per capire se il ritorno di bambini e ragazzi in classe (e sui bus) produrrà una sensibile risalita dei positivi come nelle due precedenti ripartenze, il 14 settembre e il 25 gennaio.
I tempi tecnici per passare dal contatto a rischio in classe alla diagnosi di positività - tra incubazione del virus, tampone e referto - sono in genere di 10-14 giorni, dunque bisognerà aspettare come minimo un’altra settimana (meglio ancora la fine del mese) per capire gli effetti del rientro a scuola dall’asilo alle Superiori, sia pure per i più grandi al 50%. I pochi casi positivi - cinque in tutto, due ieri - annotati nell’ultima settimana nei bollettini della Regione come “contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione” potrebbero essere l’avanguardia di quello che accadrà, ma in parte anche la coda della Dad integrale, quando pure c’erano studenti in presenza per i laboratori o alunni con bisogni educativi speciali.
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