Il ministero: Rt 0,91, le Marche meritano il giallo. Acquaroli: focolai in calo. Il rischio arancione? I contagi della provincia di Ancona

Il ministero: Rt 0,91, le Marche meritano il giallo. Acquaroli: focolai in calo. Il rischio arancione? I contagi della provincia di Ancona
di Martina Marinangeli
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 08:21

ANCONA - Il giorno del giudizio. Oggi le Marche sapranno con certezza se i dati sul contagio da Covid 19 si tradurranno in uno scivolamento verso la zona arancione, oppure - come spera la Regione- manterremo ancora il giallo. Il dossier parziale arrivato ieri dal ministero della Salute sui tavoli di Palazzo Raffaello lascia margini di speranza sulla possibilità di restare nella fascia attuale, con l’indice Rt stimato in 0,91 e con una valutazione di rischio “moderato”. Inoltre, il documento ministeriale attesta anche una diminuzione dei focolai sul territorio regionale già a partire dalla fine della scorsa settimana. 

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I dubbi
Dati positivi a cui fa da contraltare, però, la saturazione degli ospedali, con entrambe le soglie dei ricoveri – tetto massimo delle terapie intensive al 30% e dell’area medica al 40% - superate dalle strutture marchigiane (al 15 gennaio, i nosocomi erano rispettivamente al 35,5% ed al 45,7%).

Dal report settimanale completo che presenterà oggi la Cabina di regia Stato-regioni, dunque, non è detto che emerga un quadro altrettanto roseo, ed il rischio di una sfumatura arancione continua ad aleggiare sulle Marche. A preoccupare è l’andamento in crescendo della provincia di Ancona, in controtendenza rispetto al resto dei territori dove invece la situazione del contagio appare meno critica: per questo, al settimo piano di Palazzo Raffaello la speranza è che, prima di collocare l’intera regione nella fascia di rischio intermedia, l’Istituto superiore di sanità prenda atto della disomogeneità tra territori. In altre regioni, come Umbria e Lombardia per esempio, sono state introdotte micro zone rosse nei Comuni dove era stata registrata un’elevata incidenza dei contagi ed una misura chirurgica di questo tipo potrebbe essere messa sul tavolo anche per le Marche.


Il vertice
Ieri, intanto, i sindaci delle città dell’Anconetano più colpite dal Covid – convocati dalla prima cittadina di Ancona e presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli – si sono confrontati per coordinarsi sulle azioni da intraprendere ed oggi incontreranno il governatore Francesco Acquaroli per fare il punto. Negli ultimi giorni, diverse fasce tricolore si sono mosse con ordinanze proprie per chiudere parchi e scuole, o reintrodurre la didattica a distanza al 100% nel tentativo di arginare un contagio reso più veloce dalla presenza delle varianti, quella inglese in particolare. Ora bisognerà vedere se le criticità della provincia dorica – con i confini blindati fino alla mezzanotte di domani – comporteranno uno scivolamento in zona arancione per tutta la regione. Nuova collocazione che, eventualmente, ci sarebbe già da domenica nel caso il ministero della Salute facesse un’ordinanza ad hoc, oppure da lunedì se si optasse per attendere la naturale scadenza dell’ordinanza precedente. Una situazione molto complicata da gestire, e con un post su Facebook Acquaroli ha voluto «ringraziare pubblicamente tutti gli operatori sanitari, in particolare coloro che si stanno impegnando per il tracciamento. Il loro lavoro è fondamentale per contenere il contagio e gli effetti conseguenti. Pensate che solo nella giornata di ieri (mercoled’, ndr) abbiamo raggiunto i 7400 tamponi effettuati». Il governatore ha poi ricordato che da domani «partirà anche la campagna di vaccinazione per i cittadini over 80: si sono già prenotate oltre 74 mila persone, segno inequivocabile dell’attesa per i vaccini e di una grande partecipazione. Colgo l’occasione per ringraziare anche tutti coloro che stanno effettuando un lavoro straordinario e senza sosta a tutela della sicurezza dei cittadini marchigiani».

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