Il rebus del rientro a scuola tra curve Covid in salita e lo scudo dei vaccini

Il rebus del rientro a scuola tra curve Covid in salita e lo scudo dei vaccini
Il rebus del rientro a scuola tra curve Covid in salita e lo scudo dei vaccini
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 14 Settembre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 14:43

ANCONA - Un anno fa di questi tempi, alla vigilia della riapertura delle scuole, la circolazione virale di Sars-Cov-2 nelle Marche era cinque volte meno intensa rispetto ad ora, ma prof e studenti che si apprestavano a rientrare in classe non erano immunizzati, tranne un’esigua minoranza che aveva sviluppato anticorpi a seguito della guarigione dal Covid-19.

Adesso circa il 92% del personale scolastico - insegnanti e Ata - è protetto da un ciclo vaccinale completo e quanto agli studenti, secondo i dati aggiornati al 6 settembre, il 40,5% della popolazione scolastica marchigiana dai 12 anni in su risulta completamente immunizzata e il 65,8% ha invece ricevuto solo la prima dose di siero.

Le tendenze

Sballottato tra queste due forze contrapposte - da una parte una curva dei contagi molto più alta rispetto a un anno fa, dall’altra una copertura vaccinale già apprezzabile e in crescita - si delineerà il percorso del ritorno a scuola nelle Marche e si quoteranno le chance di limitare al minimo focolai, quarantene di classe e il ritorno alla didattica a distanza.

Di sicuro il virus non ha smesso di circolare con l’avanzata della campagna vaccinale. Anzi, sospinta da varianti molto più contagiose (la delta ormai dominante ha un indice di trasmissione più che doppio rispetto al ceppo virale originario) la curva dei contagi viaggia cinque piani sopra rispetto a un anno fa. Il 13 settembre 2020 l’incidenza settimanale dei nuovi positivi nelle Marche si attestava a 12,5 casi ogni 100mila residenti, mentre ieri l’incidenza - benché in calo da cinque giorni consecutivi - era a 60,6, quasi cinque volte di più rispetto all’avvio dello scorso anno scolastico. Il carico dei “positivi attuali”, marchigiani alle prese con il virus in una certa data, sommando ricoveri per Covid e isolamenti domiciliari, riflette più o meno la stessa proporzione. Erano 520 un anno fa, ieri erano 3.203.

Lo scudo

Anche la situazione sanitaria, per quanto il 62% della popolazione sia protetto dallo scudo vaccinale della doppia dose, è più pesante rispetto a un anno fa: ieri i ricoverati per Covid in terapia intensiva erano 26, mentre il 13 settembre 2020 erano appena 2; quelli in Area Medica sono saliti da un anno all’altro da 14 a 58.
Ci vorranno almeno due settimane (o anche meno, visto che la variante delta ha tempi d’incubazione ridotti rispetto al ceppo virale originario) per capire l’effetto sul trend dei contagi della riapertura delle scuole, combinata al ritorno dell’autunno che è la stagione prediletta dei virus influenzali. Un anno fa l’incidenza dei nuovi casi rimase stabile fino all’inizio di ottobre, ma poi salì con una brusca impennata fino a un’incidenza settimanale di 213 su 100mila, quasi 20 volte maggiore, registrata a fine mese. Anche i ricoveri salirono bruscamente, passando nel mese di ottobre da 2 a 47 in terapia intensiva e da 14 a 275 in area medica. 
Per ora comunque la situazione epidemiologica nelle Marche è in una fase di stasi. Con i 16 casi registrati ieri - un minimo che non si registrava da tempo, su un lotto domenicale di 211 test molecolari per diagnosi - l’incidenza settimanale dei nuovi positivi è scesa ancora, chiudendo la settimana a 60,6, con 8 punti in meno rispetto all’inizio della settimana. Abbastanza stabili i ricoveri totali per Covid, ieri a 84 (+1) ma da qualche giorno sta salendo la curva dei pazienti in terapia intensiva: ieri 26 (+2) per un’occupazione del totale dei posti letto salita al 12,6% sopra la soglia critica fissata dalla Cabina di regia nazionale al 10%. Due i decessi registrati ieri, pazienti di Jesi e San Benedetto del Tronto, entrambi ultra-novantenni, ospiti della residenza Valdaso.

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