ANCONA Sono quasi 22mila le dosi di AstraZeneca bloccate nelle Marche per effetto della sospensione decisa nelle scorse ore dall’Aia. Dosi che non possono essere utilizzate fino a quando non arriverà la valutazione dell’Ema - l’agenzia europea dei medicinali - sugli eventi tromboembolici denunciati dopo la somministrazione del vaccino nei Paesi europei. Il giorno dopo il caos, è il governatore Acquaroli a fare il punto della situazione.
E lo fa durante il consiglio regionale che era stato già fissato proprio per parlare dell’emergenza pandemica e delle misure adottate fino ad oggi dalla giunta.
Il punto
«Su AstraZeneca aspetto un messaggio risolutivo da Aifa e Ema - ha sottolineato il presidente -. Serve chiarezza, intanto noi andiamo avanti con la somministrazione di Pfizer e Moderna con i richiami, ma le dosi saranno utilizzate anche per i disabili ricoverati nelle strutture sanitarie». Come già fatto attraverso la sua pagina Facebook, Acquaroli si è scusato con i cittadini per i disguidi legati ad AstraZeneca, che ha portato prima alla sospensione di due lotti nel giro di tre giorni e poi allo stop a scopo precauzionale in tutta Italia di tutta la fornitura. Ha anche ricordato i «cambiamenti in corsa con l’utilizzo autorizzato fino a 55 anni, poi a 65, poi a 80 senza problemi di salute. Ora sono state annunciate tantissime dosi di vaccino, siamo alle porte di un’imponente stagione di vaccinazione, cambi di impostazione ce ne possono essere, ma hanno portato disagi».
Il report
Lo stop alla campagna vaccinale arriva in un momento difficile per le Marche finite da lunedì in zona rossa ma con quattro province su cinque che dall’inizio del mese sono state via via oggetto di ordinanze sempre più restrittive a causa dell’aumentare considerevole dei contagi da Covid. Una pressione che si è ripercossa soprattutto sulle strutture ospedaliere, anche ieri sotto stress per l’aumento dei ricoveri: per il 13esimo giorno consecutivo i degenti sono cresciuti ancora.
Il piano
Un flusso di dati destinato ad aumentare quando le vaccinazioni saranno aperte ai medici di famiglia e alle imprese: «Sarà inoltre possibile dare informazioni aggiornate, anche in caso di imprevisti, mancate consegne che speriamo non ci siano». Si sta anche stiamo costituendo una cabina di regia sulle vaccinazioni, con un monitoraggio quotidiano: «Ad oggi - ha detto ancora il governatore - sono state inoculate 179mila dosi. di cui 130mila prime dosi, i richiami, a ieri sera, 49mila circa, pochi, ma la campagna vaccinale andrà avanti per settimane, per mesi».
Il nodo
Ma cosa accadrà se la valutazione di Ema su AstraZeneca non sarà positiva? L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini spiega che in questo caso «saranno da cancellare tutti i richiami delle prime dosi già inoculate, ma dovranno spiegarci cosa comporterà questo blocco di somministrazioni. Prematuro comunque giungere a conclusioni, al momento bisogna solo aspettare».