Covid Marche, indice Rt a 1,19. Negli ultimi sette giorni 338 positivi ogni 100mila abitanti. E la zona rossa si allunga ancora

Una sala di rianimazione: l'occupazione delle terapie intensive è al 57% in regione
Una sala di rianimazione: l'occupazione delle terapie intensive è al 57% in regione
di Andrea Taffi
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Sabato 20 Marzo 2021, 02:05

ANCONA - C’è poco da commentare al tramonto della terza settimana di marzo: i numeri sono così impietosi che al governatore Acquaroli non resta che mormorare sottovoce un auspicio. «Il nostro obiettivo deve guardare ormai al dopo-Pasqua, sperando per quella volta di poter tornare in arancione».

Nel report dell’Istituto superiore di sanità c’è tutta la gravità della situazione epidemiologica e sanitaria della nostra regione. L’indice Rt (puntuale) è a quota 1,19, ma soprattutto l’incidenza per 100mila abitanti negli ultimi sette giorni è schizzata a 338 positivi, molto sopra la soglia di 250 fissata dal nuovo decreto di palazzo Chigi come limite oltre il quale la zona rossa diventa passaggio automatico. Per l’Iss, l’aumento dei casi dovuti alle varianti del Covid 19 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione. Intanto la giornata si chiude con uno dei numeri più alti di decessi dall’inizio dell’emergenza sanitaria: ben 20, che fanno salire il totale a 2.493 dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Tra di essi anche una 56enne di Matelica, senza altre patologie pregresse, morta al Covid Hospital di Civitanova. Tra le vittime 13 uomini e 7 donne, tra 56 e 100 anni, dieci dei quali della provincia di Ancona.


Il numero dei contagi
E non rallenta il numero dei contagi, anche in proporzione al numero dei tamponi testati: sono 822 i positivi al Covid rilevati tra le nuove diagnosi. Il totale dei tamponi processati sfiora le 6000 unità, di cui 3.463 nel percorso nuove diagnosi. Attenzione, come sempre, allo scorporo dei test antigenici positivi: il numero depurato a cui fare riferimento è quello di 751 positivi su 2570 tamponi molecolari. Siamo a ridosso del 30% dell’incidenza dei positivi, un valore senza dubbio alto. Del cumulo dei positivi 279 sono in provincia di Ancona, che si conferma la zona più colpita, ma ce ne sono 202 in quella di Pesaro Urbino, 153 quella di Macerata, 83 in quella di Ascoli Piceno, 75 in quella di Fermo e 30 fuori regione. Proprio la situazione di Pesaro forse è quella che appare leggermente sopra le righe visto che la curva di Ancona sale ma a ritmi nettamente ridotti secondo i dati delle ultime due settimane e mezzo. 


La situazione sanitaria
Se i numeri epidemiologici sono pessimi, quelli della situazione sanitaria documentano una condizione incastrata tra reparti riconvertiti a spron battuto nelle ultime tre settimane.

Il saldo di giornata degli ospedali è quasi in pareggio ma a quota 890 ricoverati, un terzo in più di inizio marzo. Tantissimi. Così come gli indicatori dei posti occupati sul totale disponibile documentano la difficoltà sia delle terapie intensive (57%, soglia di allarme a quota 30) che dei reparti ordinari di malattie infettive (62%, soglia di allarme a quota 40). 


Il piano vaccini
In questo contesto ieri sono riprese le vaccinazioni delle dosi AstraZeneca dopo la sospensione nazionale imposta dall’Aifa. Un contesto che oggettivamente appare di grande caos: l’assessore regionale alla Sanità Saltamartini documenta la percentuale delle defezioni (intorno al 6%) ma in realtà sembra che il numero sia molto più alto. Ai centri di vaccinazione provinciali si sono presentate molte meno persone di quanto previsto mentre è in corso la riprogrammazione di chi ha saltato la dose. Una baraonda nella quale dal cilindro magico delle forniture della protezione civile è uscito il nuovo numero del lotto: 100mila, tante dovrebbero essere le dosi in arrivo nelle Marche da qui della fine del mese. 


Il sospetto sugli annunci
Agli annunci di Roma nelle Marche, come in Italia, ormai tutti guardano con forte sospetto. Secondo questa versione si tratterebbe di 45mila dosi di Pfizer Biontech, 25mila Moderna e 30mila Astrazeneca. Se così fosse ci sarebbe la possibilità di fare un bel balzo avanti nel percorso della campagna vaccinale. Da par suo, l’assessore Saltamartini dichiara all’agenzia Dire che nei prossimi tre mesi arriveranno 1 milione di vaccini nella nostra regione. Prospettive di domani quando nell’oggi si naviga molto a vista: nei reparti non intensivi ieri sono saliti di 20 unità i pazienti.

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