Vaccini ai prof, Evangelisti (Fermi Ascoli): «No Vax? Mani legate, possiamo soltanto parlarci»

Vaccini ai prof, Evangelisti (Fermi Ascoli): «No Vax? Mani legate, possiamo soltanto parlarci»
Vaccini ai prof, Evangelisti (Fermi Ascoli): «No Vax? Mani legate, possiamo soltanto parlarci»
di Luigina Pezzoli
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Giovedì 8 Luglio 2021, 09:45

Ado Evangelisti, dirigente dell’istituto Fermi-Sacconi-Ceci di Ascoli. Che ne pensa del vaccino per studenti e docenti? Potrebbe essere garanzia di un rientro in classe finalmente in sicurezza?
«Al momento non mi risulta che ci siano insegnanti che non vogliano vaccinarsi. Ma in caso contrario allo stato attuale come dirigente non ho a disposizione alcuna leva in merito, se non parlare con il docente in maniera collegiale o in separata sede, sull’importanza della vaccinazione per la comunità scolastica.

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Insomma non sono previste sanzioni o stop per i docenti che non vogliono vaccinarsi.

Se dal Governo saranno introdotti gli strumenti necessari e l’obbligo di vaccinazione allora in quel caso chi si rifiuterà di ricevere la dose sarà in qualche modo sanzionato».

Se per gli studenti no vax si è ipotizzata la didattica a distanza, lo stesso non vale per gli insegnanti, giusto? 
«Esatto. Per i docenti la scuola è un luogo di lavoro e dunque non possono esimersi dallo svolgere lezioni in presenza. Dovranno, come già fatto in passato, applicare tutte le precauzioni in linea con il protocollo e indossare i dispositivi».

Il tema è scottante, siamo al terzo anno di scuola in pandemia da Covid.
«Il Governo ha dato una serie di possibilità per effettuare la vaccinazione e consentite a tutti di sottoporsi alla profilassi. I docenti della mia scuola hanno tutti manifestato la volontà di vaccinarsi e anche durante gli ultimi collegi è emerso palesemente un timore generale nei confronti della diffusione del virus. Infatti diversi insegnanti hanno richiesto, nei mesi scorsi, delle ore o mezze giornate per assentarsi e sottoporsi a vaccinazione».

L’obiettivo del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è riaprire la scuola a settembre, facendo tornare tutti in presenza, come vi state organizzando? 
«Quest’anno abbiamo implementato le infrastrutture tecnologiche che ci consentiranno, in caso di necessità, di poter distanziare ancora di più i ragazzi con parte della classe che seguirà la lezione da casa, ma usufruendo di dispositivi tecnologici sicuramente più avanzati rispetto allo scorso anno. Nei prossimi giorni installeremo dei maxischermi, oltre alla rete a larga banda che sarà potenziata dal Ministero, disponiamo di dispositivi innovativi e una lavagna dove gli studenti possono leggere ciò che gli insegnanti scrivono direttamente su un tablet».

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