La Regione contro i sanitari No Vax: «Se contagiano i pazienti pagano loro. Noi ci costituiremo parte civile»

La Regione contro i sanitari No Vax: «Se contagiano i pazienti ci costituiremo parte civile. Non pagherà Pantalone»
La Regione contro i sanitari No Vax: «Se contagiano i pazienti ci costituiremo parte civile. Non pagherà Pantalone»
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 9 Giugno 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 08:58

ANCONA - La Regione Marche pronta a costituirsi in giudizio con i pazienti che verranno contagiati dai sanitari no vax. Una linea durissima che l’assessore regionale Filippo Saltamartini ha ribadito ieri durante il consiglio regionale, non risparmiando bordate al personale che non si sottoporrà per scelta alla profilassi anti Covid. «In caso di nesso causale di trasmissione del Covid a pazienti da parte di sanitari no-vax - ha specificato Saltamartini - , la Regione Marche non si costituirà in giudizio a favore del personale ma dell’utente».

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La motivazione: «Abbiamo deciso di applicare letteralmente le disposizioni che sono state rinnovate con decreto legge. È sicuramente un tema che i dirigenti delle aziende dovranno applicare alla lettera - ha aggiunto, con riferimento alle misure del dl per no-vax di assegnazione a mansioni diverse e all’eventuale aspettativa senza retribuzione - perché se ci saranno casi di assunzione Covid o lesioni provocate dal nesso di causalità, dalla trasmissione di qualche sanitario, è certo che la regione non si costituirà in giudizio a favore del personale ma si costituirà a favore dell’utente».

Il pressing

Una presa di posizione forte, in un momento in cui le Marche viaggiano a oltre un milione di dosi somministrate durante la campagna vaccinale e mentre ci si appresta ad accelerare anche sulle categorie che erano in fondo alle priorità elencate dal governo. «Ognuno sappia - ha avvertito Saltamartini - che se procura di danni illeciti ne risponderà direttamente, non sarà Pantalone, l’assicurazione o la finanza pubblica a soccorrere le persone che sono irresponsabili della prestazione lavorativa.

E questo è un principio che vale per tutti». Intanto in regione la percentuale degli studenti maturandi che hanno aderito alla campagna vaccinale anti-Covid 19 è superiore al 60%. «Questo è un fatto culturale - ha sottolineato l’assessore - : alcuni ragazzi mi hanno scritto, dicendomi che preferiscono vaccinarsi a settembre perché la copertura deve durare tutto l’inverno. È un falso problema perché il Covid circola anche d’estate. Bisogna essere chiari ed espliciti: bisogna vaccinarsi adesso ed è necessario fare il richiamo entro i nove mesi in modo che saremo tutti sicuri di evitare un eventuale ritorno della pandemia». A giugno, riferisce l’assessore, «è confermato l’arrivo di tutti i vaccini previsti ed avremo non solo un milione di prenotazione ma anche di somministrazioni» con riferimento alle prime dosi. Nei prossimi giorni proseguiremo con l’adesione delle industrie per vaccinare i dipendenti e dopo, penso venerdì, porteremo i vaccini nelle farmacie».

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