Sì all’obbligo del vaccino per gli over 50. Green pass base per negozi e servizi. Banca, centro commerciale o parrucchiere: ecco cosa cambia

Sì all obbligo del vaccino per gli over 50. Green pass base per negozi e servizi. Banca, centro commerciale o parrucchiere: ecco cosa cambia
Sì all’obbligo del vaccino per gli over 50. Green pass base per negozi e servizi. Banca, centro commerciale o parrucchiere: ecco cosa cambia
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Giovedì 6 Gennaio 2022, 02:30

ANCONA - Obbligo di vaccino per gli over 50, che potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid. È la novità più importante del consiglio dei ministri di ieri che ha visto il governo approvare un nuovo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi - anche oggi 189mila casi, record dall’inizio della pandemia - anche se non sono mancati motivi di frizione all’interno della maggioranza soprattutto sull’introduzione dell’obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi.

Di fatto la Lega ha ottenuto una limatura rispetto alla bozza circolata nelle ore precedenti alla riunione di palazzo Chigi: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.

Pertanto: si può andare se si ha vaccino, guarigione o tampone negativo.


Il voto all’unanimità
Pd, Forza Italia, Italia Viva e il ministro della Salute Roberto Speranza erano per estendere l’obbligo vaccinale a tutti i lavoratori mentre sul fronte opposto si è ricreato l’asse Lega-Cinquestelle che diede vita al governo gialloverde. Senza un punto d’incontro è stato il premier Mario Draghi a trovare una via d’uscita: prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l’obbligo vaccinale per tutti gli italiani che hanno più di 50 anni, una scelta che non è un «compromesso politico», spiegano fonti di governo ma che serve a ridurre le ospedalizzazioni, visto che sono proprio quelle le classi di età più ricorrenti nelle terapie intensive e nei reparti Covid.


I servizi alla persona
Draghi quindi ha accettato il compromesso per evitare l’astensione dei ministri di Matteo Salvini: per accedere ai servizi alla persona - dunque parrucchieri ed estetisti - agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli «necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle persone», basterà il green pass base (quindi ottenibile anche con tampone) e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto. 
L’obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l’esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. La bozza del decreto non prevede però sanzioni e dunque bisognerà capire come si farà ad imporre l’obbligo. Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass.


L’inasprimento a febbraio
Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, «con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari», ma con la sospensione dello stipendio. 
a. t.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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