Covid, impennata di ricoveri. Vaccini, serve uno sforzo decisivo. Acquaroli: «Acceleriamo». E intanto arriva Figliuolo

Covid, impennata di ricoveri. Vaccini, serve uno sforzo decisivo. Acquaroli: «Acceleriamo». E intanto arriva Figliuolo
di Andrea Taffi
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 16:38

ANCONA - L’arrivo nelle Marche del generale Figliolo domani all’interno del triangolo Piediripa Macerata, Ancona Baraccola e Ancona Palazzo Raffaello. La necessità di accelerare la somministrazione dei vaccini. L’implementazione dei centri a disposizione delle Aree vaste in tutto il territorio regionale. E l’aggiornamento delle indicazioni operative per la gestione domiciliare dei pazienti acuti. Se la Pasqua è stata sonnolenta quanto a tamponi processati (nel bollettino Gores appena 800 test molecolari) tutto il mondo del Covid-19 della sanità regionale ha girato vorticosamente. 

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Lo sforzo decisivo
Nella direzione di produrre nelle prossime settimane lo sforzo decisivo per dare la spallata alla pandemia sul nostro territorio.

Il governatore Acquaroli era stato chiaro e ieri mattina prima della giunta lo ha ribadito ai tecnici chiaramente: «Non si lasci passare nulla in tema di rialzo dei contagi. Vogliamo arrivare a fine aprile con i numeri in ordine». Anche perché se dal punto di vista epidemiologico, i numeri degli ultimi tre giorni non sono affidabili, la situazione degli ospedali ricorda a tutti quanto sia difficile piegare anche le curve dei pazienti nei reparti Covid: da 906 i degenti sono risaliti a 924, alla quota dove cioè erano 72 ore fa. Nonostante le 22 dimissioni e i 16 deceduti (9 nella provincia di Ancona). Acquaroli ha rifatto il punto sulla situazione dei vaccini («accelereremo, stiamo implementando il numero dei punti dove somministrare le dosi») e nella giunta programmata ieri mattina ha dato via libera alla delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini sull’aggiornamento delle indicazioni operative per la gestione domiciliare del paziente acuto confermato o sospetto Covid 19. «L’obiettivo – ha spiegato Saltamartini – è quello di ridurre la pressione e il carico sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate». 


La condivisione del documento
Saltamartini ha ratificato la necessità di condividere il documento, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate nel corso dell’epidemia, con le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio. «Fermo restando - continua l’assessore - la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta che conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto. Ricordo inoltre che nella stessa direzione di riduzione dei ricoveri vanno anche le terapie con anticorpi monoclonali che la Regione Marche ha adottato per prima in Italia e che stanno riscuotendo ottimi risultati». 
Nel documento riveste importanza cruciale la stretta collaborazione tra i medici delle cure primarie e il personale delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), sia rispetto al monitoraggio e alla gestione domiciliare dei pazienti che non richiedono l’ospedalizzazione, sia rispetto all’identificazione precoce dei parametri e delle condizioni cliniche a rischio di evoluzione della malattia. Viene inoltre tenuto opportunamente in considerazione il contesto mutevole ed in continua evoluzione della situazione attuale, sia per quanto riguarda la diffusione di diverse varianti virali sia per quanto riguarda la comparsa di nuove evidenze inerenti la gestione domiciliare farmacologica dei pazienti Covid, oggetti di costante studio.

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