Storti, dg dell’Asur: «Scuola, corsia preferenziale per i tamponi ai ragazzi. Il tracciamento è essenziale»

Storti, dg dell’Asur: «Scuola, corsia preferenziale per i tamponi ai ragazzi. Il tracciamento è essenziale»
Storti, dg dell’Asur: «Scuola, corsia preferenziale per i tamponi ai ragazzi. Il tracciamento è essenziale»
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Martedì 23 Novembre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 13:49

ANCONA - Dottoressa Nadia Storti, direttrice generale dell’Asur, le Marche si stanno preparando per il secondo tempo della vaccinazione di massa, con la somministrazione delle terze dosi ad una platea per ora composta dalla popolazione over 40: pensate di aprire altri hub vaccinali oltre ai 12 già operativi?
«Se riusciamo a disporre di più personale, possiamo anche pensare di aprirne altri. Ma per il momento, magari aumenteremo le linee produttive all’interno degli hub già operativi».

 
I contratti ai 56 medici inviati dall’ex commissario Domenico Arcuri, proprio per supportare l’attività della vaccinazione, sono nel frattempo stati rinnovati? Si diceva il 22 novembre. 
«Di ufficiale non dovrebbe essere arrivato ancora nulla. Quindi noi abbiamo deciso di procedere con dei bandi per reperire ulteriori unità di personale. Però è chiaro che, con questa modalità, ci vorrà qualche giorno. Abbiamo riaperto di nuovo agli specializzandi e speriamo di avere buone adesioni».
Quanti contate di coinvolgerne? 
«Difficile rispondere. Si tratta di persone che per lo più hanno già un lavoro, quindi dovrebbero incastrare quest’altra attività nelle maglie della loro professione. Inoltre, va detto che lo Stato d’emergenza verrà prorogato, ma non è ancora ufficiale, quindi come finestra temporale possiamo considerare solo fino a fine anno». 
Ci sono anche altri percorsi per ricevere il vaccino oltre agli hub.
«Sì, esatto. Ci si può vaccinare in farmacia, dai medici di medicina generale, nei due camper che ancora girano per il territorio. Inoltre, i soggetti estremamente ricevono le somministrazioni nelle strutture ospedaliere che li hanno in carico, come è già stato con la prima e la seconda dose». 
Gli open day perla vaccinazione senza prenotazione ci saranno ancora? 
«Ci creano delle difficoltà perché ci sono giorni in cui non si presenta nessuno e altri in cui si forma la fila. Se riuscissimo ad avere tutti prenotati, per noi sarebbe meglio a livello organizzativo». 
L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini faceva infatti notare che questo problema si sta già ponendo nei centri vaccinali 
«Sì, non sai mai chi si presenterà. Per fare un esempio: al Paolinelli di Ancona ci sono cinque linee per i prenotati e due per i non prenotati. Se di quest’ultimo gruppo non si presenta nessuno, si è sprecato personale per una giornata». 
Ieri sono partite le prenotazioni per la fascia 40-59 anni: quando si inizierà con le somministrazioni? 
«Anche oggi (ieri, ndr) volendo. Probabilmente chi si è prenotato non avrà trovato posto per oggi (ieri), ma già da questi giorni potrà ricevere la terza dose». 
Si sono prenotati in quasi 12mila: come valuta questo risultato? 
«Sono saltata sulla sedia quando ho visto il dato.

Un inizio molto buono».

Sono però solo il 10% della platea totale dei quarantenni e cinquantenni per cui sono trascorsi i sei mesi dalla seconda dose.
«Per essere il primo giorno, va bene. Speriamo che il numero continui ad aumentare. Le persone devono capire che il miglior sistema di difesa da questo virus è la vaccinazione. Se c’è qualche positivo tra i vaccinati, è perché il virus circola. Ma chi va in terapia intensiva non è vaccinato». 
A proposito di contagio, quando si va oltre i 100 casi ogni 100mila abitanti – le Marche sono a 132 –, di solito il tracciamento sfugge di mano: qual è la situazione? 
«Cerchiamo di mettercela tutta per non perdere il tracciamento, ma è chiaro che a volte i tempi sono più lunghi per eseguire i tamponi».
Un allungamento dei tempi che preoccupa soprattutto le scuole.
«Per velocizzare i tempi, stiamo aprendo spazi nei drive through con una fascia oraria dedicata ai ragazzi delle scuole, per evitare che vengano fatti in promiscuità con il resto».
m. m.
© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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