Contagi triplicati nelle Marche ma lo scudo vaccini fa calare i ricoveri. Il 60% dei positivi sono under 24. Piceno seconda provincia più infetta d’Italia

Contagi triplicati nelle Marche ma lo scudo vaccini fa calare i ricoveri. Il 60% dei positivi sono under 24. Piceno seconda provincia più infetta d’Italia
Contagi triplicati nelle Marche ma lo scudo vaccini fa calare i ricoveri. Il 60% dei positivi sono under 24. Piceno seconda provincia più infetta d’Italia
di Lorenzo Sconocchini
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Mercoledì 7 Luglio 2021, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:29

ANCONA I focolai divampati nella riviera picena, alimentati dalla variante delta ad elevata contagiosità, invertono la pendenza della curva dei contagi nelle Marche, con un’incidenza di nuovi positivi per 100mila abitanti triplicata nell’ultima settimana. Con i 39 casi registrati ieri (su 769 persone sottoposte a tampone molecolare per diagnosi) questo parametro - decisivo perché sopra quota 50 le regioni tornano in zona gialla - è risalito a 13,7, mentre una settimana fa eravamo a 4,6, seconda regione più virtuosa per contenimento dell’epidemia.

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Le categorie fragili
Nonostante il brusco rialzo dei casi positivi, per ora non si segnalano riprese preoccupanti nei ricoveri per Covid, che anzi continuano a scendere. Merito senz’altro dei vaccini che stanno proteggendo le fasce più fragili della popolazione. Nelle Marche sono state somministrate 889.201 prime dosi (quasi il 60% della popolazione) e 466.193 richiami (31%). Nelle fasce d’età più elevate la vaccinazione completa copre il 66,4% dei marchigiani tra i 70 e i 79 anni, l’89,6% della fascia 80-89 e il 94,1% degli over 90. Siamo ancora indietro invece nella classe d’età, anch’essa a rischio, 60-69 anni: l’80,7% ha ricevuto la prima dose, ma la copertura con doppia dose non raggiunge ancora la metà degli interessati, mentre un marchigiano su 5 di quell’età ancora deve presentarsi in un centro vaccinale.
Lo scudo dei vaccini comunque sta proteggendo dai casi di malattia più grave, quelli che portano in rianimazione o alla morte. Se non del tutto interrotto, si è molto attenuato il nesso tra contagi, ricoveri e decessi. Il tracciato dei nuovi ingressi in terapia intensiva, nonostante l’aumento dei casi, nelle Marche rimane sostanzialmente piatto: 3 nell’ultimo mese, l’ultimo il 24 giugno. A mezzogiorno di ieri c’era solo un paziente positivo ricoverato nelle terapie intensive delle Marche, con una percentuale di saturazione dei posti letto totali scesa a 0,5%, dopo aver superato il 60% durante l’ondata di marzo. Una settimana fa nei reparti Covid c’erano 25 ricoverati (21 in area medica e 4 in rianimazione), ieri siamo scesi ancora, con 9 ricoveri totali (-1 rispetto al giorno prima), dei quali uno soltanto in intensiva e uno in semi-intensiva. A parte un rialzo registrato domenica (+3) la curva dei ricoveri prosegue la discesa. E quella dei decessi continua a essere quasi piatta, con due vittime dell’epidemia nell’ultima settimana, che portano il totale a 3.038. 
Oltre allo scudo della profilassi anti-Covid, a scongiurare un rialzo dei ricoveri è il fatto che questa nuova ondata di contagi (sia per i focolai nei luoghi della movida, sia per le caratteristiche della variante delta) riguarda soprattutto i giovani, meno vaccinati ma anche meno esposti a conseguenze cliniche serie dell’infezione.

Su 144 casi positivi diagnosticati nei primi 5 giorni di luglio, ben 86 (il 60%) hanno meno di 24 anni. 


L’incidenza
La circolazione virale nel territorio regionale è molto diversificata per province, come non capitava dal primo lockdown del marzo 2020. Allora era Pesaro Urbino a fatturare i due terzi dei contagi nelle Marche, ora la situazione si è ribaltata con il fronte bollente a sud. La provincia di Ascoli Piceno, con i focolai divampati soprattutto a San Benedetto del Tronto dopo una festa in spiaggia, nell’ultima settimana ha registrato 131 casi su 205 nelle Marche, due su tre. Una quota per altro crescente: ieri su 39 nuovi casi di Sars-Cov-2 diagnosticati ben 30 riguardavano il Piceno, dove l’incidenza di casi per 100mila abitanti nell’ultima settimana ha raggiunto i 64 casi. Ascoli Piceno è la seconda provincia d’Italia per circolazione virale rapportata alla popolazione, superata solo da Castanissetta (76,7). Nell’ultima settimana, l’incremento dei casi nel Piceno è stato superiore al 1.500%. 
Finora l’allarme per la ripresa dei contagi resta confinata nella provincia più a sud: Fermo, territorio confinante, ha avuto nell’ultima settimana 11 casi e un’incidenza di 6,5, Macerata e provincia con 15 casi è a 4,9, Pesaro Urbino con 14 positivi segna un’incidenza di 4 casi mentre la provincia a minor circolazione virale resta Ancona, con 18 casi settimanali, 3,9 ogni 100mila residenti. I positivi attuali nelle Marche sono scesi a 1.272, quasi tutti in isolamento domiciliare, mentre i guariti dall’inizio dell’epidemia si avvicinano a quota 100mila.

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