Marche, prof vaccinati all’87% ma studenti avanti piano. Ascesa lenta dei ricoveri, in terapia intensiva solo chi non è protetto

La campagna vaccinale anti Covid nelle Marche
La campagna vaccinale anti Covid nelle Marche
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:11

ANCONA - Il 95,75% del personale scolastico nelle Marche è vaccinato almeno con la prima dose, mentre in circa 1500 restano fuori dai radar. Dato sensibilmente diverso rispetto a quello degli studenti, con 51.569 giovani, pari al 46,8% della popolazione scolastica complessiva (110.108), che non hanno nemmeno avviato il ciclo vaccinale. A comunicarlo è l’Ufficio scolastico regionale che fa sapere come, al 9 agosto, 34.481 tra docenti ed Ata avessero ricevuto la prima dose e 31.615 (87,79%) anche la seconda, su una platea totale di 36.012 unità.

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La situazione degli alunni
Per quanto riguarda gli alunni, al 16 agosto, avevano ricevuto la somministrazione almeno della prima dose in 22.043 per la fascia 12-15 anni (il 39,8% del totale) e in 36.496 per la fascia dai 16 ai 19 anni (il 66,6%).

Di questi solo il 16,6% dei 12-15enni avevano ricevuto anche la seconda dose mentre più confortante è in questo caso la percentuale dei ragazzi più grandi (46,5%). In una sorta di effetto domino, il dato sulle somministrazioni si riflette sul versante clinico della pandemia, dove si può notare come nessuno dei pazienti attualmente ricoverati nei reparti di terapia intensiva marchigiani è vaccinato. Sono otto in totale: quattro a Marche Nord, due agli Ospedali Riuniti di Ancona e due a San Benedetto del Tronto. Il dato emerso dalle ultime ospedalizzazioni è che, nei rari casi in cui chi ha completato il ciclo vaccinale abbia avuto bisogno di ricovero, comunque non è finito in Rianimazione, fermandosi nei reparti ordinari. Un segnale decisamente positivo che avrà il suo stress test in autunno, periodo in cui, nel 2020, c’è stata un’impennata di nuovi pazienti. I due degenti nel reparto Rianimazione di Torrette sono svizzeri di origini macedone, padre e figlio rispettivamente di 66 e 36 anni che dalla Macedonia sono giunti in traghetto ad Ancona. Nessuno dei due si era sottoposto alla profilassi. 


I degenti senza scudo
A Marche Nord, anche l’ultimo ricoverato, arrivato negli scorsi giorni, non aveva copertura vaccinale, come gli altri tre ai quali è andato ad aggiungersi. Anche in questo caso, l’età media è scesa rispetto alle precedenti ondate, assestandosi intorno ai 50 anni. E lo stesso vale per i degenti, non vaccinati, di San Benedetto, uno di poco meno di 40 anni e l’altro intorno ai 50. È l’effetto vaccini sulla fascia di popolazione più anziana, ora immunizzata in percentuali massicce e quindi con molte meno probabilità di finire in ospedale. Ciò detto, il quadro dei ricoveri presenta qualche punto cieco. Ieri è aumentato di una unità il totale dei pazienti nei pronto soccorso in attesa di essere ricollocati in reparto, arrivando a quota 15. Quasi la metà (7) sta aspettando nel PS di Civitanova. Anche il numero complessivo dei ricoveri è aumentato rispetto al giorno precedente, passando da 45 a 47: a crescere sono le terapie intensive (di una unità, passando da sette a otto) e le sub intensive (da due a quattro), mentre decresce lievemente (-1) il conteggio in area medica, che cala da 36 a 35 pazienti. Sull’altro lato della bilancia va posto il dato riguardante la diffusione del contagio, che conferma la frenata della variante Delta ed il raggiungimento del plateau. Dopo il picco dello scorso 10 agosto, quando il tasso d’incidenza ogni 100mila abitanti era arrivato a 79,19, il trend ha continuato a flettere (al netto del 79,12 del 12 agosto che aveva fatto temere un rimbalzo), arrivando ieri a 73,73, con 101 nuovi positivi in totale nelle Marche. Il quantitativo più importante lo fa registrare la provincia di Ancona con 35 casi, mentre le altre restano sotto quota 20: 18 nell’Ascolano, 13 nel Fermano, 12 sia nel Pesarese che nel Maceratese ed 11 da fuori Regione.

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