Più di 2mila contagi in un giorno, ma i reparti Covid non vanno sotto pressione

Il grafico dei contagi al 30 giugno 2022
Il grafico dei contagi al 30 giugno 2022
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 30 Giugno 2022, 13:09 - Ultimo aggiornamento: 21:20

ANCONA - Il Covid  nelle Marche circola 160 volte di più, rispetto a un anno fa, ma se dovremo dimenticarci le tregue estive dei contagi, almeno i dati che arrivano dagli ospedali non danno per ora segnali preoccupanti.

Nell'ultima settimana le Marche hanno registrato oltre 11mila nuovi positivi a Sars-Cov-2 e alle sue varianti, un'enormità se confrontata con i 69 contagiati annotati nell'ultima settimana del giugno 2021. E se l'anno scorso il trend dei contagi in questa fase era in netta regressione (-25%) adesso siamo nel pieno di un'impennata estiva, con un incremento settimanale superiore al 70%, sotto la spinta della contagiosissima sottovariante Omicron 5.


Oggi il bollettino dell'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche, diretto dal dottor Marco Pompili, registra 2.177 nuovi casi di positività, facendo salire l'incidenza settimanale a 744 nuovi positivi ogni 100mila residenti.

Il 30 giugno di un anno fa i contagi giornalieri erano stati 15 e l'incidenza nelle Marche era a quota 4,6.  Eppure i pazienti Covid più gravi ricoverati nelle terapie intensive degli ospedali marchigiani alla data di oggi sono solo uno in più (5) di un anno fa, mentre l'ondata dei contagi partita a inizio giugno ha causato un incremento di ricoveri nei reparti di area medica: siamo a quota101, mentre il 30 giugno 2021 nei reparti non intensivi c'erano 16 pazienti infettati dal Coronavirus. Nonostante il rialzo, la saturazione per Covid dei posti letto totali nelle Marche resta ampiamente sotto i livelli di guardia: siamo al 2,1% in terapia intensiva e al 10,27% in area medica.


Anche la curva più sensibile, quella dei decessi, continua a essere disaccoppiata da quella dei contagi: nell'ultima settimana il bollettino delle vittime, sempre comunque dolorosissimo, registrava 5 casi, contro i 2 dell'ultima settimana del giugno 2021.


Se gli ospedali non vanno in sofferenza, nonostante lo tsunami dei contagi, è merito dei vaccini, che nonostante la capacità di Omicron 5 di infettare le persone immunizzate (sia per il siero anti-Covid che per aver contratto altre varianti) continuano a proteggere dalle forme più gravi della malattia.
 

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