Contagi, balzo e frenata, solo 4 pazienti Covid nelle terapie intensive. Leggera flessione della curva, ricoveri in calo

Un reparto di terapia intensiva aperto nelle Marche durante la epidemia di Covid
Un reparto di terapia intensiva aperto nelle Marche durante la epidemia di Covid
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 29 Aprile 2022, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 13:31

ANCONA - Le Marche si presentano alla vigilia del nuovo allentamento delle misure, con il green pass lasciato da domenica in un cassetto e mascherine sempre più rare, con una diffusione del virus sei volte e mezzo superiore rispetto a un anno fa, quando eravamo appena usciti da un semi-lockdown, dopo due mesi tra zona rossa e arancione.

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La differenza, grazie allo scudo della campagna vaccinale di massa, la fanno i dati sui ricoveri per Covid.

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La pressione dell’epidemia sul sistema sanitario al momento non è nemmeno paragonabile a quella di un anno fa, quando l’incidenza settimanale era di 126,9 nuovi positivi ogni 100mila residenti (contro gli 833,2 di ieri) ma i malati affetti da Coronavirus occupavano il 34% dei posti disponibili in terapia intensiva e il 37% in area medica.

L’ultimo bollettino dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche segnala 187 ricoveri per Covid nelle Marche (-8 in 24 ore), 4 dei quali in terapia intensiva, con una saturazione dell’1,7% dei posti letto totali, e 183 in area medica (18,2% di occupazione). 


Omicron-2
Insomma, tutt’altro scenario, anche se la diffusione della subvariante Omicron-2, ormai prevalente quasi al 100% nella nostra Regione, continua ad alimentare una circolazione virale molto sostenuta.

Ieri sono stati registrati 1.963 nuovi casi di positività, con un’incidenza che da un paio di giorni è in leggera flessione, dopo sette giorni consecutivi di rialzo dei contagi seguiti alle festività pasquali.

Nell’ultima settimana nelle Marche i nuovi casi di Sars-Cov-2 hanno avuto un aumento del 6,5%, con una pendenza della curva però molto addolcita rispetto all’ultimo report della Fondazione indipendente Gimbe, relativa alla settimana 20-26 aprile, che segnalava per le Marche un’impennata di casi con un +28%.

I ricoveri però sono rimasti sostanzialmente stabili - quelli totali sono saliti da 181 a 187 - e quelli in terapia intensiva addirittura diminuiti, da 5 a 4. E sono diminuiti anche i positivi attuali, marchigiani con un’infezione attiva, scesi da 7.435 a 6.185.


L’ultimo report settimanale della Fondazione Gimbe scatta anche un’istantanea sulla campagna vaccinale. La percentuale di popolazione vaccinabile (over 5 anni) che non ha ricevuto nessuna dose di siero anti-Covid nelle Marche è pari al 8,4% (superiore alla media italiana al 7,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni protetta a seguito da guarigione da meno di 180 giorni, pari al 6,5%. La percentuale di popolazione con più di 5 anni che non ha ricevuto nemmeno la terza dose di vaccino è del 2,9% (media Italia 3,9%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 13,4%.

Nelle Marche il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (immunodepresse) è del 8,5% (media Italia 13,1%) e con quarta dose per over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79 è del 1,7% (media Italia 2,8%). Sempre in ritardo nelle Marche la vaccinazione pediatrica: la popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,1% (media Italia 34,3%) a cui si aggiunge un ulteriore 2,3% (media Italia 3,6%) solo con prima dose.

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