ANCONA - Una discesa decisa, soprattutto costante. Nelle Marche la morsa della pandemia che allenta la presa è sempre più un dato consolidato. Dai 1.283 nuovi positivi, contati tra il 10 e il 16 maggio, si è passati ai 257 dal 7 al 13 giugno. Con il tasso d’incidenza, ovvero il numero di contagiati ogni 100mila abitanti, che è scivolato da 84,45 a 17,12. Tagliando il traguardo delle tre settimane di fila sotto quota 50, garantisce la condizione imprescindibile per conquistare il titolo, dal 21 giugno, di “zona bianca”.
In corsia
Sono passati i tempi da fiato sospeso, quando gli ospedali non erano, e non potevano essere, la rappresentazione plastica di un’attenuazione della stretta. In corsia ora si può procedere a passo sincronico rispetto al coronavirus che, con i dovuti scongiuri per l’incedere della variante Delta, sta battendo in ritirata.
La campagna
Una discesa decisa, che va accompagnata a un terzo livello di lettura. La vera sfida è stata far procedere in senso diametralmente opposto la curva dei vaccini e quella pandemica. Con la prima in accelerazione e la seconda in frenata profonda. Così s’è fatto. L’ultimo report di Palazzo Raffaello indica che su 1.141.801 dosi consegnate ne sono state somministrate 1.085.509, con un rapporto del 96% tra i più alti a livello nazionale. Il primo giro è stato garantito a 756.407 persone, il richiamo a 329.102. Si procede al ritmo di 14mila sieri al giorno.
Le province
Innanzitutto costante, ovunque, quel calo. Procedendo di scorporo tuttavia è Pesaro-Urbino la provincia che in queste cinque settimane di riferimento ha proceduto con il passo più deciso: dai 463 nuovi positivi calcolati dal 10 e al 16 maggio si è passati ai 56 del 7-13 giugno. Ad Ancona e dintorni lo stesso salto è stato da 172 a 43. Ad Ascoli nello stesso arco temporale si è passati da 245 a 35; a Fermo da 97 a 42; a Macerata da 245 a 81. Con 9,25 è la provincia dorica a registrare il tasso d’incidenza più basso; con 26,35 Macerata è invece quella con il livello più sostenuto.
Il bollettino
La quotidianità non è tuttavia solo una narrazione che rassicura. Sono 29 i positivi al Coronavirus nelle Marche rilevati, nell’ultimo bollettino del Servizio Sanità della Regione, su 1.339 nuove diagnosi: 11 in provincia di Macerata, sei a Pesaro-Urbino, tre nell’Anconetano, altrettanti nel Fermano, due nella provincia di Ascoli, mentre quattro sono di fuori regione. Sono undici degenti Covid in meno, ma si continua a morire. Non hanno retto al peso del virus un 94enne di Ancona e una 69enne di Porto Recanati, entrambi compromessi da patologie pregresse. La morsa s’allenta, ma ancora lascia segni indelebili.
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