Covid, le Marche vedono la luce: prosegue il trend di flessione anche tra Pesaro e Ascoli. Le vittime salgono a 3.000

Covid, le Marche vedono la luce: prosegue il trend di flessione anche tra Pesaro e Ascoli. Le vittime salgono a 3.000
di Andrea Taffi
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Venerdì 21 Maggio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 17:52

ANCONA - Il dato settimanale è stato aggiornato oggi e porta buone notizie: le province di Pesaro e Ascoli confermano il trend di flessione per quanto riguarda l’incidenza dei contagi per 100mila abitanti. L’aggiornamento dei dati del giovedì - lo step di metà settimana, sempre con base gli ultimi sette giorni - alimenta la fiducia dell’osservatorio epidemiologico regionale che fotografa per la seconda volta consecutiva le due ex province locomotiva delle Marche con i dati in discesa. L’orizzonte regionale si fa sempre più rosa: dai 1600 casi positivi settimanali si è scesi a 1230. 

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L'Rt scende ancora
Con un Rt sgonfiatosi ancora (0,81 contro 0,84 di quattro giorni fa), il focus ovviamente si concentra sulle province più lontane che faticavano a raffreddare il ritmo di contagio.

Ebbene: Pesaro (arrivata anche a 144) era a 130 contagi su 100mila abitanti ed è scesa a 108, Ascoli che viaggiava a quota 119 ha scalato le marce fino a 105. Bene, insomma, anche se non benissimo. I ritmi di discesa delle regioni confinanti (l’Emilia per esempio) sono più fluidi: per le Marche il traguardo della zona bianca (50 contagi su 100mila abitanti) potrebbe essere raggiungibile dopo la prima metà di giugno. La data viene indicata dalla cabina di regia dell’Istituto superiore della Sanità nel recentissimo documento tecnico: un termine accettabile che si porta dietro tutta la rimodulazione in corso delle riaperture e la rivisitazione dei parametri epidemiologici (sotto 50 zona bianca, da 51 a 149 zona gialla, da 150 a 249 zona arancione e poi zona rossa). In soldoni per scendere in zona bianca le Marche dovrebbero planare a 750 casi settimanali (107 al giorno) contro i 1230 attuali. 


A proposito di contagi
A proposito dei contagi. Ieri sono stati 214 i positivi registrati nel percorso nuove diagnosi in un quadro generale in cui sono stati processati 3.834 tamponi. Sono 2.165 i test svolti (1708 molecolari e 457 rapidi) e 1669 nel percorso guariti (rapporto positivi/testati al 9,9%). All’interno del perimetro dei positivi 66 sono stati trovati nella provincia di Pesaro Urbino, 44 nell’Anconetano, 36 in provincia di Macerata, 31 in provincia di Ascoli Piceno, 15 nel Fermano e 22 fuori regione. Tra i 214 contagiati ci sono 37 persone con sintomi. I casi comprendono contatti in setting domestico (54), contatti stretti di casi positivi (61), in setting lavorativo (4), contatti in ambiente di vita/socialità (1), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11) e un caso proveniente da fuori regione. Per altri 45 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.


La discesa negli ospedali
A fronte di una situazione epidemiologica in costante miglioramento sorride anche il barometro degli ospedali: i pazienti ricoverati sono scesi a 236, -24 su ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 41, -3, quelli in semi intensiva 77 (invariato), mentre quelli in reparti non intensivi sono 118, -21. Nell’ambito dei report vanno inclusi anche i 29 dimessi. Si è completamente sgonfiata la situazione nei pronto soccorso (appena due persone in attesa di letto per il ricovero) mentre gli ospiti di strutture territoriali sono 98. Vanno purtroppo registrati, invece, altri due decessi che fanno salire il conto delle vittime dall’inizio della pandemia a 3000. Si tratta di di due uomini. uno di 84 anni (originario di Chiaravalle, spentosi nella Residenza Dorica-Inrca) e l’altro di 82 anni, di Corridonia, morto all’ospedale di Torrette ad Ancona. Tutti e due avevano patologie pregresse. 

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