Covid Marche, l'assessore Saltamartini: «Altre delibere per rinforzare i centri vaccinali»

Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 17:55

ANCONA - «La somma di 1 milione stanziata giunta serve per pagare gli affitti, il riscaldamento e l’eventuale raffrescamento degli Hub Vaccinali». Lo dichiara Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche che ripercorre le tappe dell’imponente organizzazione della campagna per la vaccinazione di massa contro il Covid. Saltamartini annuncia che «la Delibera andata in Giunta nelle scorse ore è solo parziale: con ulteriori atti imminenti verranno individuati altri locali idonei nelle postazioni più problematiche».

Spiega Saltamartini: «All’avvio della vaccinazione il 27 dicembre 2020, le strutture come i palazzetti, le palestre etc sono state fornite dai Comuni.

All’inizio di settembre gli stessi Comuni hanno chiesto la restituzione delle palestre per lo svolgimento delle attività sportive, per cui gli hub di vaccinazione sono stati spostati in sistemazioni di ripiego. In altri casi, come accade per l’hub vaccinale di Senigallia che è collocato all’interno della Caserma dei Vigili del Fuoco, è stata richiesta la restituzione».

Ed ecco la situazione attuale: «A Jesi i locali sono presso il distretto che non può accogliere le linee di vaccinazione necessarie per alimentare un volume almeno doppio o triplo.  In un altro punto vaccinale sono emerse carenze dal punto di vista igienico sanitario che ci avrebbero messo a rischio a fronte di una ispezione dei Nas.  Per altri sono stati stipulati dei contratti che ci vincolano agli obblighi sottoscritti, e Pesaro, all’interno del Centro Commerciale Iper Rossini, è stato ritenuto a livello nazionale uno dei migliori siti. Stante la mancanza di luoghi idonei messi a disposizione dei Comuni, abbiamo dovuto indire un bando per una manifestazione di interesse per l’utilizzo di locali privati».

La deibera approvata dalla Giunta Regionale, in conclusione, «è solo parziale: con ulteriori atti imminenti verranno individuati altri locali idonei nelle postazioni più problematiche». Ad esempio Fermo e Urbino saranno certamente oggetto di ulteriore delibera.

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