Casi in rialzo tra scolari non ancora vaccinabili. Aumento dei positivi nelle fasce da 6 a 13 anni, soprattutto in una provincia

Casi in rialzo tra scolari non ancora vaccinabili. Aumento dei positivi nelle fasce da 6 a 13 anni, soprattutto in una provincia
Casi in rialzo tra scolari non ancora vaccinabili. Aumento dei positivi nelle fasce da 6 a 13 anni, soprattutto in una provincia
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 12 Ottobre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 10:20

ANCONA - Contagi sostanzialmente stabili, con un rialzo minimo sotto il 2%, ricoveri complessivi per Covid in leggero calo (da 59 e 56) ma con un crollo di quelli in terapia intensiva, scesi in sette giorni da 18 a 12 (-33%) e una frenata dei decessi correlati all’epidemia. Il report dell’ultima settimana - chiuso ieri con i dati relativi come sempre alle analisi del giorno prima - propone un panorama da curva epidemiologica che si va appiattendo, dopo diverse settimane in discesa, mentre la pressione sugli ospedali continua ad allentarsi, specie per i casi più gravi.


Il bollettino di ieri del Servizio Sanità della Regione Marche, elaborato con i dati dell’Osservatorio epidemiologico, segnalava 17 nuovi casi di positività, quasi tutti concentrati nella provincia di Ancona (12) che però ha l’unico laboratorio di Virologia che lavora a regime quasi pieno nelle giornate festive. Nella giornata di domenica sono stati processati in tutto 171 tamponi molecolari per diagnosi (con positività al 10%) mentre altre 206 persone sono state sottoposte a test rapido, con 3 soli casi positivi.


L’incidenza
Con i 17 positivi di ieri la settimana 4-10 ottobre si chiude con 457 nuovi contagi nelle Marche e un’incidenza pari a 30,4 ogni 100mila residenti, in leggero rialzo rispetto a una settimana prima (29,9) ma in calo di un decimale rispetto all’incidenza di domenica, che aveva segnato uno sbalzo alimentato da un aumento dei contagi nella provincia di Pesaro Urbino. Dei 91 casi registrati domenica, oltre la metà (52) riguardavano proprio l’Area Vasta 1, la provincia più a nord delle Marche.

Motivo? Proprio nel Pesarese, secondo le prime analisi, si starebbe registrando un incremento di incidenza di nuovi casi positivi nelle classi di età non vaccinate (6-10 anni) o solo parzialmente vaccinate (11-13), segno che il virus, reso più trasmissibile dalla variante delta, continua a circolare se non è arginato dallo scudo dei vaccini. Un fenomeno, questo dei contagi in rialzo tra i bambini in età da elementari e medie, che per ora si avverte soprattutto nella provincia di Pesaro Urbino, dove ieri si è avuta notizia ad esempio di 4 classi in quarantena nelle scuole elementari di Cagli. Qualche piccolo segnale si comincia però a sentire anche in altre Aree vaste, com’era prevedibile a quasi un mese dalla riapertura delle scuole, dove i vaccinati superano ormai il 60% ma solo nella classe d’età 12-19 anni, visto che gli under 12 non sono ancora vaccinabili. Potrebbe farne le spese la didattica in presenza, anche se proprio in questa settimana il Governo dovrebbe varare nuove regole, meno stringenti, per le quarantene di classe. In caso di un solo studente positivo, non andrà più in isolamento (e in Dad) l’intera classe, ma ci sarà prima un passaggio con i tamponi e i negativi potranno tornare in classe. 


Per ora la ripresa delle lezioni non ha innescato un rialzo complessivo dei casi sulla filiera scuola-famiglie. Continua a scendere nelle Marche il carico dei positivi attuali, tra ricoverati e isolati a domicilio: ieri erano 2.290, il 9% in meno rispetto a una settimana fa (2.514). Ieri il bollettino segnalava un’altra vittima dell’epidemia, una 89enne di Amandola ricoverata nella residenza Valdaso, ma nell’ultima settimana i decessi (4) sono quasi dimezzati rispetto alla precedente (7).

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