ANCONA Quasi 500 positivi al Covid nella provincia di Ascoli e un’incidenza che passa da 2 a 37 casi settimanali per ogni 100mila abitanti. Peggio di così, in tutta italia, ha fatto solo Caltanissetta, in Sicilia. Il territorio ascolano è sotto stretta osservazione dagli esperti di Roma assieme ad altre 31 province che stanno registrando un picco di contagi: finora però il fenomeno è stato transitorio e l’aumento limitato, interpretabile come focolai rapidamente circoscritti.
I dati a confronto
Anche se in alcune di queste realtà l’aumento è maggiore del 50%: oltre ad Ascoli ci sono L’Aquila (da 16 a 26 casi a settimana per 100mila abitanti), Crotone (da 5 a 11), Caserta (da 4 a 9), Piacenza (da 3 a 5), Pordenone (da 1 a 6), Lecce (da 6 a 10), Sassari (da 5 a 10), Caltanissetta (da 38 a 62), Trapani (da 13 a 22), Belluno (da 2 a 7) e Verona da 4 a 13. Per quanto riguarda l’Ascolano l’aumento dei casi è rapportabile al cluster determinato dopo una festa in spiaggia: contagi a ripetizione da variante Delta che hanno subito fatto scattare sequenziamenti e tracciamento per isolare prima possibile le persone venute in contatto con il ragazzo infetto.
Il report
Anche ieri i tamponi effettuati hanno evidenziato nelle Marche 41 persone positive al Covid su 1.150 nuove diagnosi: di queste ben 27 sono nella provincia di Ascoli Piceno, 7 nella provincia di Ancona, 2 nella provincia di Macerata, 1 nella provincia di Pesaro Urbino, 4 fuori regione, mentre non sono stati registrati casi nella provincia di Fermo. I nuovi contagi rilevati comprendono soggetti sintomatici (7), contatti in setting domestico (8), contatti stretti di casi positivi (21), contatti con provenienza extra-regione (1), 4 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico.
Il sistema sanitario
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