Covid Marche, rebus vaccini alla fascia 5-11 anni e allargamento dell'area medica. Lunedì la cabina di regia regionale

L'hub vaccinale al Centro Paolinelli di Ancona
L'hub vaccinale al Centro Paolinelli di Ancona
di Martina Marinangeli
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Sabato 11 Dicembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 14:50

ANCONA - Dall’organizzazione della macchina per somministrare i vaccini alla fascia 5-11 anni – con tavolo di confronto ad hoc da organizzare con i pediatri –, al tetris nei reparti per aumentare il numero dei posti letto in area medica da destinare al Covid. Due crocevia imprescindibili nella gestione di questa fase pandemica, che verranno valutati durante la cabina di regia fissata per lunedì. 

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I due fronti della lotta al virus
L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il neo dirigente del dipartimento Salute Armando Gozzini ed i vertici sanitari regionali faranno il punto sui vari fronti della lotta al virus, a partire dalla necessità di tenere sotto controllo la curva del contagio spingendo sulla campagna di vaccinazioni, fino all’ipotesi di aumentare gli spazi nei reparti infettivi per farsi trovare pronti nel caso l’aumento dei positivi registrato nelle scorse settimane dovesse avere un effetto domino sui ricoveri.

Il tema delicato e doloroso è valutare se ci sono reparti sacrificabili.

Certo, la curva dei contagi ieri ha ripreso a correre per effetto dello stop dei tamponi nel giorno dell’Immacolata: 631 casi con incidenza risalita a quota 184 per 100mila. Ieri il bollettino diramato dall’Osservatorio epidemiologico regionale diretto dal dottor Marco Pompili ha scattato una fotografia di sostanziale stabilità rispetto al giorno precedente, con un tasso di occupazione di posti letto pari all’11,5%, ancora a distanza di sicurezza dalla soglia critica del 15% che farebbe scivolare le Marche in zona gialla.


La classificazione di rischio moderata
Secondo l’Iss, la classificazione complessiva del rischio escalation nei ricoveri è «moderata», ma «ad alta probabilità di progressione». Ieri il numero di degenti nelle Rianimazioni si fermava a 32 (uno in più rispetto al giorno precedente), con un’occupazione dei posti letto pari al 12,8%, stabilmente sopra la soglia critica del 10% per il passaggio in zona gialla, ma ancora ben lontana da quel 30% che rende impossibile la gestione ordinaria delle attività ospedaliere. 


Le buone notizie
Le buone notizie arrivano tuttavia dall’altro fronte caldo della gestione della pandemia: le vaccinazioni. Negli ultimi giorni si è ritornati ai ritmi di somministrazione di giugno e luglio, che hanno rappresentato l’acme della campagna di massa. Nella sola giornata di ieri, il totale delle inoculazioni ha raggiunto le 15.124 unità, ma è dall’inizio di dicembre (esclusi i festivi, che registrano un calo fisiologico) che si è ripreso a correre, con dati che oscillano tra le 12.673 somministrazioni di lunedì, alle 14.165 di mercoledì. A fare da traino ci pensa la terza dose, che da sola copre tra le 10mila e le 12.800 inoculazioni giornaliere.

Tuttavia, c’è un ottimo segnale anche dalle prime dosi: in una settimana (dal 3 al 10 dicembre), ne sono state fatte oltre 9mila, con picco di 1481 registrato il 6 dicembre, proprio nel giorno in cui è entrato in vigore il Super green pass. Numero destinato ad aumentare con l’avvio della campagna vaccinale pediatrica dal 16 dicembre. Un po’ alla volta, si va riducendo quel margine di marchigiani non immunizzati, sceso negli ultimi giorni dal 15 al 14% della platea totale.

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