Covid hotel, 627 le camere. ​Tredici le strutture messe a disposizione da Confcommercio e Federalberghi

Covid hotel, 627 le camere: domani al via i primi posti. Tredici le strutture in tutta la regione messe a disposizione da Confcommercio e Federalberghi
Covid hotel, 627 le camere: domani al via i primi posti. ​Tredici le strutture in tutta la regione messe a disposizione da Confcommercio e Federalberghi
di Maria Cristina Benedetti
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Lunedì 9 Novembre 2020, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:10

ANCONA  - Da domani sera saranno disponibili i primi posti nei Covid hotel. Le camere sono 627, in 13 strutture distribuite in ogni angolo della regione, che il Sistema Confcommercio e Federalberghi Marche dedica alla causa. Un passaggio chiave per governare la pandemia, regolato da un accordo quadro firmato in Regione.

 
Dopo il terremoto, il Coronavirus. Gli albergatori non voltano le spalle all’emergenza sanitaria generata dall’incedere del Covid-19. Tutt’altro, loro non hanno paura di scendere in trincea, e garantiscono la mappa della solidarietà: tre strutture e 155 camere nella provincia di Ancona; due strutture e 127 camere nel Maceratese; tre per 111 camere nel Fermano; ancora tre per 98 camere nell’Ascolano; due per 136 camere nella provincia di Pesaro-Urbino. Le associazioni di categoria rispondono “presente” alla chiamata del territorio: si erano già mosse in forza per gestire il post-terremoto e ora si fanno trovare di nuovo pronte per assicurare accoglienza alle persone risultate positive. A tutti coloro che hanno bisogno di vivere in isolamento fiduciario, e sotto sorveglianza sanitaria, ma al di fuori del propria casa, lontani dal proprio contesto familiare. Per contenere al massimo il contagio. 


Dai passaggi del cuore a quelli dell’ufficialità. La Regione, firmato l’accordo quadro, ha ricevuto un primo elenco di strutture disponibili grazie all’impegno di Confcommercio e Federalberghi che hanno coordinato il lavoro, rapportandosi con le proprie strutture territoriali e sensibilizzando gli associati. Il governatore Francesco Acquaroli non resta insensibile a questo lavoro di squadra: «Grazie di aver messo a disposizione quelle tredici strutture, da usare come alberghi Covid, nella massima collaborazione con le istituzioni». Insieme si può: è il suo motto. Altrettanto soddisfatto è il presidente Federalberghi-Confcommercio Emiliano Pigliapoco: «È una prima risposta importante, che è stata raccolta in collaborazione con tutte le associazioni territoriali operanti nella Regione. Ci ha consentito di dare un riscontro, in appena 24 ore, alle richieste avanzate dalla Protezione Civile regionale». 
 


Incalza il direttore di Confcommercio Marche e segretario Generale di Federalberghi Marche, Massimiliano Polacco: «Ci permettiamo di segnalare che abbiamo registrato la disponibilità anche di alcune strutture ricettive classificate 2 stelle e di alcuni villaggi turistici».

Un ritorno sulle scene della solidarietà. Perché il sistema dei villaggi turistici è già stato protagonista nel post-terremoto e ha gestito gran parte dei flussi delle persone sfollate. «Un dato significativo - è la nota a margine - che testimonia la capacità ricettiva di questo segmento che potrebbe ancora una volta giocare un ruolo significativo nella tenuta del sistema».


Torna a dire Polacco: «Ancora una volta noi ci siamo. Abbiamo dato un contributo molto significativo dopo il sisma e se servirà lo daremo anche in questo momento così difficile». È già oltre: «Siamo anche pronti, se dovessimo ricevere una nuova richiesta emergenziale da parte della Regione, ad allargare la platea delle strutture ricettive». Camere con vista. Soprattutto sul cuore.

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