Epidemia in frenata nelle Marche ma la zona gialla è in vista per Natale. Ecco quando e perché la regione potrebbe cambiare colore

Epidemia in frenata nelle Marche ma la zona gialla è in vista per Natale. Ecco quando e perché la regione potrebbe cambiare colore
Epidemia in frenata nelle Marche ma la zona gialla è in vista per Natale. Ecco quando e perché la regione potrebbe cambiare colore
di Lorenzo Sconocchini
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Domenica 5 Dicembre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 08:23

ANCONA - Le Marche potrebbero finire in zona gialla già da lunedì 20 dicembre o più probabilmente dal 27, nel bel mezzo delle feste.

A meno che la minore spinta della curva dei contagi, registrata nei bollettini degli ultimi tre giorni, non si trasformi in una decrescita consolidata capace di rallentare l’aumento dei ricoveri per Covid in terapia intensiva e soprattutto in area medica, l’ultimo vero baluardo che difende la nostra regione da un aggravamento delle misure anti-Covid. Restrizioni che durante le feste, ma solo fino al 15 gennaio, avrebbero un effetto attenuato dal Super Green pass, che consentirà ai vaccinati (o ai guariti da non più di sei mesi) di condurre la stessa vita di chi è in zona bianca, a parte l’obbligo di mascherina all’aperto. 

Le regole dei colori
Le norme attuali fissate dal Governo per i colori delle Regioni prevedono l’ingresso in fascia gialla con almeno 50 nuovi positivi settimanali per 100mila abitanti, il 15% o più di posti letto occupati per Covid nei reparti di area medica (Pneumologia, malattie infettive e altri non intensivi) e il 10% di posti letto occupati nelle terapie intensive
Per le Marche due parametri su tre sono ormai o del tutto fuori soglia - come nel caso dell’incidenza dei nuovi contagi, ieri salita a 187 - o comunque abbastanza compromessi, come la saturazione per Covid del totale dei posti di terapia intensiva. Nonostante la Regione Marche si sforzi di aumentare la disponibilità di letti di rianimazione alla velocità del punteggio di un flipper, per non sprofondare sotto la soglia critica del 10% dei posti dedicati ai pazienti Covid, la rincorsa non può reggere a lungo. In pochi giorni l’assessore regionale alla Sanità Saltamartini ha annunciato due aumenti di disponibilità (8 più 4) all’ospedale di Torrette, raggiungendo un totale di 250 posti di intensiva nelle Marche. Ma per farli funzionare - oltre a letti, ventilatori, monitor e ambienti attrezzati per la rianimazioni - servono medici specialisti, infermieri e Oss per rendere davvero attivi i posti letto, senza penalizzare il resto della sanità. 
Il decreto legge del luglio scorso sulla valutazione dei parametri di resilienza all’emergenza Covid stabilisce che il tasso di occupazione dei posti letto per pazienti positivi a Sars-Cov-2 sia aggiornato «con cadenza mensile sulla base di posti letto aggiuntivi, che non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attività».

Posti che devono essere «attivi o attivabili in 24 ore». La deputata del Pd Alessia Morani ieri ha accusato apertamente la giunta regionale di fare «giochini per non andare in zona gialla», annunciando per questo un’interrogazione urgente con richiesta di ispezione al Ministero della Salute. Insomma, meglio non confidare troppo sul rispetto del 10% in terapia intensiva. Già ieri, con l’aumento da 25 a 26 dei pazienti Covid in reparti intensivi, le Marche erano al 10,4%. 


Quota 100
Resta il terzo parametro, quello della pressione dell’epidemia sui posti letto totali non intensivi, che nelle Marche sono 966. La soglia da non superare è del 15% e con i 100 ricoveri di ieri in area medica (+ 3 nelle ultime 24 ore) siamo al 10,3%, con tendenza però in aumento da tre settimane. Sabato della scorsa settimana eravamo a 80 ricoveri in area medica, dunque l’aumento in sette giorni è stato del 25% netto. Con questo trend di crescita le Marche potrebbero restare sotto il 15% massimo per un paio di settimane: di sicuro fino al monitoraggio di venerdì prossimo e forse (ma le proiezioni sono al limite) anche in quello del 17 dicembre. Ma già da quello successivo, alla vigilia del Natale, anche il cut-off dell’area medica potrebbe essere superato, con ingresso in zona gialla da lunedì 27 dicembre. A meno che nel frattempo non si consolidi la frenata dei contagi degli ultimi giorni, che ieri portava l’Osservatorio epidemiologico regionale a valutare in fase di stabilizzazione l’andamento dei contagi nelle Marche nell’ultima settimana. Nel periodo 28 novembre-4 dicembre sono stati rilevati 2.250 positivi (ieri 444) contro i 2.107 della settimana prima, con un +6,7%, in flessione rispetto a un trend settimanale di crescita che a novembre era stato in media del 30-35%. Insomma ci sarebbe ancora tempo (pochissimo) per una frenata d’emergenza, sperando che nuove varianti si tengano alla larga. Ma serviranno molta prudenza nei raduni delle feste e un afflusso sempre più sostenuto ai punti di vaccinazione.

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