Lo strano caso dei tamponi antigenici rapidi: al Sanzio i positivi sono dieci volte di più di quelli del test di massa

Lo strano caso dei tamponi antigenici rapidi: al Sanzio i positivi sono dieci volte di più di quelli del test di massa
di Andrea Taffi
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Domenica 20 Dicembre 2020, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 10:16

ANCONA - Totale test antigenici rapidi all’aeroporto Sanzio a venerdì 18 dicembre: 711 (presunti) positivi su 8148 persone testate. Indice di positività: 7 per cento. Di questi 711 positivi, 550 hanno fatto sul posto il molecolare sul posto e solo 1 ha avuto esito di falso positivo. Tutti gli altri sono stati confermati positivi. Primo giorno di test antigenici rapidi nello screening di massa offerto dalla Regione nei cinque capoluoghi di regione più Urbino: 39 (presunti) positivi su 8254. Indice di positività: quattro per mille. In sintesi: sette per cento contro 4 per mille.

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La domanda viene spontanea
Il confronto è stridente: un dato è superiore all’altro per 15 volte e invoca chiarimenti.

Non semplici da allestire, peraltro. Anche perché si tratta di due situazioni non perfettamente allineate: all’aeroporto oltre a chi ha volato senza il certificato di immunità vanno tante persone della provincia di Ancona (anche da Pesaro e Fano) con il sospetto di essere positive o che sono state in contatto stretto con contagiati. C’è una selezione, insomma. Lo screening di massa invece investe tutti, molti dei quali, lo dicono i dati della prima giornata, sono anziani, spesso fin qui molto protetti, usciti di casa proprio per approfittare dello strumento messo a disposizione della Regione. Poi all’aeroporto va messa in conto una quota di forestieri che possono uscire dal territorio regionale. Il laboratorio di Villa dei Pini (Kos Santo Stefano) però, gestistisce anche un checkpoint allo stadio di Civitanova e dice che le percentuali dei volontari che si fanno testare (sempre attivati da un qualche tipo di sospetto, si intende) resta tra il 7 e il 12%. 


Il secondo riferimento
Di più e di meglio: il laboratorio accreditato Villa dei Pini ha ricevuto commissioni da decine di aziende che hanno chiesto screening su tutti i propri dipendenti. Una ricerca, questa, più vicina a quella dello screening di massa anche se non perfettamente omologa. Si parla di 15mila tamponi con positività acclarate al 4/5 per cento. Siamo sempre a un dato di 10 volte più grande rispetto a quello scaturito dall’indagine in corso nei capoluoghi. Ripetiamo: quattro per cento contro quattro per mille. 


La forbice molto ampia
Domanda: ci sono due comunità diverse sullo stesso territorio? Ovviamente no anche se abbiamo già annotato che delle differenze ci sono (anziani, forestieri, sospetti di contagio). Potrebbe esserci un problema di sensibilità dei test antigenici rapidi? Dipende. L’antigenico rapido non ricerca il genoma virale ma la presenza delle proteine di superficie del virus, chiamate appunto antigeni. Secondo enti specializzati (citiamo il sito del San Raffaele di Milano) «se la carica virale è bassa, un test antigenico mediamente sensibile potrebbe risultare erroneamente negativo e non riuscire a rilevare l’infezione anche se è presente». 


Il rischio possibile
Che può diventare rischio nel caso in cui, il dichiarato negativo al PalaIndoor (per chi sta ad Ancona, per esempio) si dà alla pazza gioia invita amici e familiari (finché il dpcm glielo consentirà) mentre invece nei polmoni porta una bassa carica di virus, potenzialmente contagiosa. Secondo la Regione, invece, non c’è un problema di sensibilità anche se i risultati molto bassi della prima giornata qualche dubbio lo hanno creato. Si attendono i prossimi giorni. L’assessore Saltamartini riferisce tutto l’iter garantendo che si è cercato un prodotto performante.


L’iter della scelta
«Questo test antigenico rapido è di una casa scandinava - specifica Saltamartini - vagliato insieme a una cabina di regia di esperti infettivologi marchigiani. Sul tavolo c’erano prodotti cinesi ed europei. Abbiamo chiesto prodotti europei molto attendibili e ci è stato garantito che questi test avevano una infallibilità sopra il 90%. Questa scelta è stata condotta insieme ad altre quattro regioni. Siamo convinti di aver scelto un prodotto affidabile».

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