ANCONA - Da oggi si cambia ancora: il coprifuoco slitta a mezzanotte e l’Italia riduce le regioni in zona gialla (dove ancora sono comprese le Marche). Dopo Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, anche Liguria, Veneto, Umbria e Abruzzo entrano nella fascia minore di rischio, quella dove il coprifuoco non scatta mai e restano solo due limitazioni fondamentali: mascherine e distanziamento.
Le discoteche però sono chiuse anche in zona bianca e non è ancora possibile organizzare liberamente feste private.
I nodi da sciogliere
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa ieri ha messo le mani avanti: «Il mese di luglio può essere un obiettivo ragionevole per la ripartenza delle discoteche e quindi delle sale da ballo. Devono aprirle per poter ballare, non può esserci il limite del distanziamento, ma bisogna trovare un metodo che consideri capienza e tracciamento, magari permettendo l’entrata solo con il green pass. Mi auguro che g sia calendarizzato un incontro con il Governo, dobbiamo assolutamente incontrarci e lavorarci, anche in condivisione con le Regioni. È un settore al quale dobbiamo dare una risposta perché ha una dignità».
La protesta
Perchè la situazione rischia di sfuggire di mano e la rabbia dei gestori cresce, Filippo Grassi, membro di giunta nazionale Fiepet Confesercenti, con delega all’intrattenimento. «Sono passati oltre 15 giorni da quando abbiamo scritto una lettera al Comitato tecnico scientifico per chiedere un incontro urgente, al fine di approfondire le linee di indirizzo che si intendono adottare per il settore. Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta. E mentre gli altri comparti sanno tornando, lentamente, alla normalità le discoteche sono le uniche che non possono riprendere appieno l’attività». Maurizio Pasca, il presidente del Silb, il sindacato dei gestori delle sale da ballo, non lo ripete due volte: «Se entro il prossimo 21 giugno, data dell’eliminazione definitiva del coprifuoco, il Governo non si esprime anche per la riapertura delle discoteche, decideremo di riaprire indistintamente le nostre attività dal primo luglio». Governo avvisato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA