Covid, le Marche guardano al giallo: migliora l'Rt, meno contagi e ricoveri in terapia intensiva. Ma i morti restano troppi. Ecco la speranza di Acquaroli

Covid, le Marche guardano al giallo: migliora l'Rt, meno contagi e ricoveri in terapia intensiva. Ma i morti restano troppi. Ecco la speranza di Acquaroli
di Stefano Rispoli
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 02:55

ANCONA La road map verso la zona gialla si delinea in modo lento ma marcato. Gli indicatori lasciano intravedere spiragli di luce. Meno ricoveri, meno positivi, più guariti: quanto basta per scorgere l’uscita dalla fascia arancione, come auspica il governatore Acquaroli, che punta nei prossimi giorni a presentare all’Istituto Superiore della Sanità un dossier puntuale sull’andamento dei contagi nelle Marche per dimostrare come l’indice Rt, destinato ulteriormente a calare, giustifichi ormai un’imminente variazione cromatica dell’epidemia da Covid nella regione. 

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I dati 
Nell’arco di una settimana il quadro è migliorato. Lo dicono i numeri forniti dal Servizio sanitario regionale. Il trend è in linea con le previsioni di Acquaroli. Le restrizioni sembrano aver dato buoni frutti e anche se è molto presto per cantare vittoria, emergono quantomeno dei segnali positivi in termini di pressione sugli ospedali. Partiamo dai ricoverati: ieri erano 620, sei in meno in un giorno, 53 in meno rispetto a domenica 17 gennaio. Una diminuzione dell’8%: non poco. Via via si alleggeriscono le terapie intensive delle strutture sanitarie regionali che contano 9 ricoverati in meno, da 83 a 75. E calano anche i pazienti assistiti nelle aree non intensive: -7,5% nel giro di una settimana, da 590 a 546. Resta invece pressoché stabile il numero di persone in cura nelle strutture territoriali: da 236 a 234. Certo, c’è ospedale e ospedale. Al Murri di Fermo, ad esempio, la situazione resta da allarme rosso: ci sono 84 pazienti Covid ricoverati e un’ottantina di operatori sanitari contagiati.

Non è da meno il Carlo Urbani di Jesi: 81 i positivi ricoverati, di cui 11 in terapia intensiva. All’ospedale regionale di Torrette i pazienti in cura perché contagiati dal virus sfiorano sempre quota 100 (ieri erano 90 più uno al Pronto soccorso). A Marche Nord sono 136, di cui 28 in terapia intensiva e a San Benedetto 55. A proposito: da ieri i posti letto per le terapie intensive del servizio sanitario regionale sono 237. Una disponibilità maggiore che contribuirà a ridurre il parametro Rt, fondamentale per la classificazione delle regioni a colori. 


Le guarigioni
L’altro aspetto positivo è rappresentato dalle dimissioni/guarigioni: 101 nell’arco di 24 ore, 4.418 nel volgere di una settimana. Una tendenza ben precisa, che fa il paio con la riduzione dei positivi attivi (calcolati sommando le persone ricoverate e quelle in isolamento fiduciario o in quarantena): da 10.542 sono scesi a 8.825 nel giro di sette giorni, per un calo del 16%. Tuttavia, i contagi continuano a crescere, anche se in modo meno marcato: 2.792 in una settimana, quasi 400 al giorno. Un ritmo ancora troppo alto per sperare che il peggio sia alle spalle. Soltanto ieri si sono registrati 525 nuovi positivi, di cui 191 in provincia di Ancona, 119 a Pesaro-Urbino, 85 a Fermo, 72 a Macerata, 37 ad Ascoli e 21 fuori regione, su un totale di 5.736 tamponi di cui 3.069 nel percorso nuove diagnosi (1.166 nello screening con percorso antigenico). Dall’inizio della pandemia sono 52.903 i casi positivi (15.112 nell’Anconetano, la provincia più colpita) e attualmente sono 8.825 le persone in isolamento, 1.664 in meno rispetto a una settimana fa. 


I decessi
Ma si continua a morire, purtroppo. In 7 giorni hanno perso la battaglia contro il Covid 89 marchigiani, di cui 9 nelle ultime 24 ore: 5 nell’Anconetano, due nel Fermano, un uomo a Macerata e una donna a Pesaro. L’età media si attesta sugli 82 anni.

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