ANCONA - Epidemia di coronavirus e divisioni in zona Gialla, Arancione e Rossa: ecco come cambiano obblighi e divieti secondo quanto stabilito dal Dpcm.
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ZONA GIALLA
Non si potrà più uscire tra le 22 e le 5, Per bar e ristoranti chiusura alle 18
Gli spostamenti
Vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, salvo motivi di lavoro, necessità e salute. La raccomandazione, tuttavia, è quella di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità.
La scuola
Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
I trasporti
Viaggeranno con una riduzione fino al 50% della capienza i mezzi del trasporto pubblico.
Le chiusure
Chiusura di musei e mostre. Uno stop che vale anche per piscine, palestre, teatri e cinema. Sospensione delle attività di sale gioco, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie.
La ristorazione
Chiusura di bar e ristoranti alle 18. L’asporto è consentito invece fino alle 22, mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
I centri commerciali
È prevista la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi a eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
ZONA ARANCIONE
Spostamenti vietati tra regioni e comuni Salvi l’asporto e le consegne a domicilio
La circolazione
Vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
Il trasporto dimezzato
Riduzione fino al 50% della capienza sui mezzi del trasporto pubblico.
Gli spostamenti
Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. La raccomandazione è di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.
Scuola&atenei
Anche in questo caso vale la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza, invece, per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
Stop a bar e ristoranti
Chiusura di bar e ristoranti 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
Tutti i divieti
Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, tranne farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
ZONA ROSSA
Stop alla mobilità anche nel comune Lezioni online in seconda e terza media Tutti fermi
È vietato ogni spostamento anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario salvo per motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti da una regione all’altra e da un comune all’altro.
Lo stop è quasi totale
Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Chiusi i bar e i ristoranti sette giorni su sette. L’asporto è consentito fino alle 22, mentre per le consegne a domicilio non sono previste restrizioni.
Chi non chiude
Restano aperte edicole, tabaccherie e farmacie, parafarmacie, lavanderie parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
La formazione
Didattica a distanza al 100% per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte quindi solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
Niente svago
Chiusi i musei e le mostre, come i cinema, i teatri, le piscine e le palestre. Stop alle sale giochi e scommesse, bingo e slot machine pure nei bar e nelle tabaccherie.
Lo sport frena
Sono sospese tutte le competizioni sportive, salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni. Bloccate le attività nei centri sportivi.
I mezzi pubblici
Riduzione fino al 50% della capienza sui mezzi del trasporto pubblico.
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