Coronavirus, terapie intensive delle Marche di nuovo vuote. Ma pesa l'effetto viaggi: un contagio su due è di rientro

Coronavirus, terapie intensive delle Marche di nuovo vuote. Ma pesa l'effetto viaggi: un contagio su due è di rientro
Coronavirus, terapie intensive delle Marche di nuovo vuote. Ma pesa l'effetto viaggi: un contagio su due è di rientro
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 25 Agosto 2020, 08:55

ANCONA - Il virus viaggia sui trolley dei vacanzieri e contagia anche chi non è stato in villeggiatura, ma ha avuto la sfortuna di trovarsi accanto a qualche reduce da soggiorni nei luoghi più a rischio di infezione. Degli ultimi tre casi positivi registrati nelle Marche (il valore più basso delle ultime due settimane, grazie anche a un lotto di tamponi domenicale) due riguardano proprio rientri da vacanze.



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Uno diretto, un giovane osimano tornato con tracce di Sars-Cov-2 da un soggiorno in Sardegna: non aveva sintomi, ma ha scoperto di essersi contagiato facendo il tampone. Si tratta di Andrea Zenga, figlio dell’ex portiere della Nazionale e ora allenatore Walter Zenga. Il ragazzo, 27 anni, ex calciatore dilettante e ora personal trainer, protagonista qualche edizione fa di “Temtpation Island Vip” in tv, ieri ha fatto outing sul suo profilo Instagram.
 
«Ringrazio Dio di non avere sintomi e il mio pensiero va a chi sta soffrendo a causa di questo virus», ha scritto Andrea Zenga spiegando di essere rientrato su un traghetto insieme ad altri passeggeri poi risultati infetti. «Probabilmente ho contratto il virus in quell’occasione». C’è poi uno jesino positivo al test effettuato come contatto ravvicinato di un concittadino rientrato da una villeggiatura in Grecia con il virus. Il terzo tampone positivo di giornata riguarda un anconetano, asintomatico, sottoposto a test come contatto di caso positivo sintomatico. Sono tutti della provincia di Ancona i tre casi positivi emersi dall’esame di 714 tamponi processati domenica: 422 nel percorso nuove diagnosi e 292 nel percorso guariti. La loro età - 37, 27 e 25 anni - conferma il trend secondo cui nella fase-2 si contagiano soprattutto i giovani. Nel mese di agosto l’età media dei casi diagnosticati nelle Marche è scesa intorno a 39 anni mentre quella calcolata a partire da marzo è superiore a 60 anni.
L’aumento giornaliero
Con i tre positivi di ieri i contagi nella Marche dall’inizio dell’epidemia sono saliti a 7.113, con un incremento giornaliero dello 0,04%, inferiore alla media nazionale, ieri allo 0,4%. E nella nostra regione, come non capitava da dieci giorni, sono di nuovo vuote le terapie intensive dedicate ai pazienti Covid. L’unico paziente infetto in Rianimazione, ricoverato dal 14 agosto nell’ospedale pesarese di Marche Nord, è stato trasferito nel reparto di Malattie infettive. In tutto i pazienti Covid negli ospedali marchigiani sono 13, distribuiti tra Torrette (8) e Pesaro (5). I positivi in isolamento domiciliare sono scesi da 232 a 230, facendo diminuire - come non capitava da una settimana - anche i “positivi attuali”, con un’infezione ancora in corso, ieri 243, mentre i guariti e dimessi sono saliti a 5.883 (+5). In netta diminuzione anche i marchigiani in isolamento fiduciario dopo contatti con soggetti positivi, scesi a 1.612 (-71), solo 252 con sintomi. E i decessi per Coronavirus sono fermi a 987 dal 15 giugno scorso.
Un quadro complessivo ancora rassicurante, nonostante il rialzo dei contagi registrato nelle ultime tre settimane, specie se messo a confronto con la situazione della nostra regione al rilascio totale del lockdown. Il 2 giugno, quando con la riapertura dei confini regionali non ci sono stati più limiti alla circolazione nel territorio nazionale, i “positivi attuali” nelle Marche erano 1.326, cinque volte e mezzo tanto quelli di ieri, e i pazienti Covid ricoverati erano 69 (9 in terapia intensiva), cinque volte quelli di adesso. Il confronto è incoraggiante anche rispetto al primo luglio (riapertura delle frontiere nazionali): ora ci sono 332 guariti e dimessi in più, mentre la situazione dei positivi e dei ricoveri è sostanzialmente stabile. L’effetto vacanze si sente invece nel raffronto con l’istantanea scattata dal Gores Marche il 27 luglio, quando la curva epidemiologica nelle Marche ha toccato il suo punto più basso: i positivi attuali sono saliti da 112 a 243, i ricoveri da 5 a 13, e l’incidenza settimanale dei nuovi positivi è salita da 0,87 a 5,93 casi per 100mila abitanti. Ma le Marche presentano ancora parametri rassicuranti al cospetto di regioni dove l’epidemia ha subito un vero surriscaldamento. Ieri i 3 casi diagnosticati sembravano un’inezia rispetto ai 146 del Lazio, i 116 di Emilia-Romagna, Veneto e Campania, i 110 della Lombardia e i 91 della Sardegna.
Casi d’importazione
Da monitorare soprattutto i contagi di importazione. Nel mese di agosto l’incidenza dei casi catalogati con “provenienza dall’estero” (categoria che assomma sia i vacanzieri che gli immigrati di ritorno) ha superato nelle Marche il 53%, con 101 casi su 188 diagnosticati. La maggior parte riguardano rientri da Croazia e Grecia, mete turistiche facilmente raggiungibili attraverso il porto di Ancona, dove tra venerdì e domenica della scorsa settimana sono transitati 7mila passeggeri.

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