Cambia il protocollo Covid per le spiagge delle Marche: lettini più vicini. «E ora via i canoni demaniali»

Cambia il protocollo Covid per le spiagge delle Marche: lettini più vicini. «E ora via i canoni demaniali»
Cambia il protocollo Covid per le spiagge delle Marche: lettini più vicini. «E ora via i canoni demaniali»
di Laura Ripani
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Martedì 26 Maggio 2020, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 08:00

ANCONA - Pinne, fucile e mascherina. Scatta il conto alla rovescia nelle Marche per tornare in spiaggia - il 29 maggio - e cambia anche, parzialmente, il protocollo che i gestori degli stabilimenti dovranno rispettare. Nell’incontro tecnico di giovedì scorso con la regione, infatti, le associazioni di categoria dei balneari hanno chiesto e ottenuto con esisti meno restrittivi la revisione delle distanze tra i lettini sotto l’ombrellone stabilite nella delibera di giunta dell’11 maggio. «Un provvedimento che attendevamo già ieri - spiega Sandro Assenti presidente della Confesercenti di Ascoli e Fermo - ma che abbiamo definito il 23 nella terza riunione operativa di mesi di lockdown».

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La novità più importante riguarda la definizione del tipo di lettini e soprattutto la loro distanza. «Si è stabilito - precisa Assenti - che vicino all’ombrellone il lettino passa da 1,5 metri di distanza del precedente documento a un solo metro; quello libero, solitamente posizionato vicino l’arenile, a un metro e mezzo dai 2 originari».
 
Nonostante le modifiche al protocollo l’ansia dei gestori per questa ripartenza è palpabile. «Civiltà e collaborazione chiediamo ai nostri clienti - invoca Assenti - perché non ci possiamo improvvisare sceriffi delle spiagge. Abbiamo già realizzato la cartellonistica con tutte le regole da seguire, le mascherine come e quando dovranno essere usate, al bar, per andare in bagno, per spostarsi. Speriamo ora nel senso di responsabilità per tutelare la salute propria e degli altri». Il mare al tempo del Coronavirus sarà certo complicato e la battaglia dei sindacati di categoria è appena all’inizio. «Abbiamo chiesto anche l’eliminazione dei canoni demaniali - tuona Assenti -: alla Regione, per quanto di sua competenza (10%) e al governo (il restante 90) attraverso i nostri rappresentanti nazionali ma ci auguriamo che anche le istituzioni locali se ne facciano portavoce. Ci sono chalet cosiddetti storici, quelli costruiti prima degli Anni Quaranta per intendersi, che arrivano a pagare anche 30mila euro l’anno, uno sproposito di questi tempi anche perché abbiamo perso praticamente già mezza stagione. Se poi pensiamo che città come San Benedetto ancora non hanno provveduto alla proroga della Bolkestein che quindi qui rischia di entrare in vigore a dicembre, il nostro compito quest’anno è davvero arduo». Perché c’è pure la questione degli spazi ristorazione. Anche in questo caso la Regione, nel nuovo protocollo, va incontro ai titolari degli chalet. «Ci servono spazi - prosegue il presidente - gli stabilimenti dove si potrà mangiare dovranno lasciare un metro di spazio tra i tavoli e tra le sedie. Questo si traduce in una perdita secca del 20-30% dei coperti. Avevamo chiesto e ci è stato assicurato, di poter usare almeno 100 metri di spiaggia per recuperarli nello spazio fino a oggi occupato dagli impianti sportivi visto che calcetto e beach volley sono vietati. Anche sulle aree destinate ai giochi per bambini visto che presumibilmente nessuno potrà farli sorvegliare come imporrebbe la normativa». E se sarà doveroso d’ora in poi dichiarare all’ingresso del bagno anche fatti privati come la convivenza o no - per poter stare sotto il medesimo ombrellone - fortunatamente questa sarà una autodichiarazione verbale che solleverà il gestore. Così come riguardo le spiagge libere. «I sindaci si stanno muovendo in ordine sparso - chiude Assenti - chi con la App, chi con gli steward: certo che noi indaffarati come siamo per le nostre di responsabilità non potremo buttare uno sguardo anche oltre la siepe». 
La soddisfazione
«Siamo riusciti a dare certezze agli imprenditori prima dell’apertura della stagione - è infine la valutazione di direttore della Confcommercio regionale sul nuovo protocollo - ora abbiamo chiesto all’assessore al turismo di istituire un tavolo con l’ammiraglio Enrico Moretti per gestire insieme una stagione estiva anomala.

La sicurezza delle spiagge rimane, per noi, l’obiettivo principale».

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