Postazioni ridotte, prenotazioni e orari non stop: parrucchieri promossi al test. Si riparte già il 14? Tutte le regole

Postazioni ridotte, prenotazioni e orari non stop: parrucchieri promossi al test. Si riparte già il 14? Tutte le regole
Postazioni ridotte, prenotazioni e orari non stop: parrucchieri promossi al test. Si riparte già il 14? Tutte le regole
di Martina Marinangeli
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Sabato 9 Maggio 2020, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 08:57

ANCONA  - Dalla teoria alla pratica, il passo è stato breve. Se sul “quando” c’è ancora un balletto di date tra Roma ed Ancona – papabili il 14 o 18 maggio – sul “come” parrucchieri ed estetisti hanno superato a pieni voti l’esame sul campo e sono pronti a riaprire appena arriverà il disco verde. Ieri mattina, in due saloni del capoluogo dorico, sono andate in scena le prove tecniche di ripartenza, con l’applicazione concreta del protocollo anti-contagio elaborato da Regione ed associazioni di categoria.



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Sono state «superate brillantemente», la valutazione da 10 e lode sottoscritta dal governatore/prof Luca Ceriscioli. L’appuntamento era fissato per le 9 al salone Amoa di via San Martino, con le telecamere di Mattino Cinque pronte a riprendere in diretta l’esperimento marchigiano che potrebbe fare da apripista alle altre regioni d’Italia. Ceriscioli arriva però alle 8,10, così da vigilare su ogni singolo aspetto del test.
 
Presenti anche i vertici regionali e provinciali di Confartigianato e Cna - che con palazzo Raffaello hanno messo nero su bianco i punti del protocollo approvato la settimana scorsa - e la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti, occhio vigile sull’aspetto sanitario che con una battuta lancia un messaggio rassicurante: «Io ci verrei a farmi tagliare i capelli, ne avrei anche bisogno». A sedere sulle poltroncine del salone, dotato di gel igienizzante all’ingresso e plexiglas per separare le postazioni, tre dipendenti. «Abbiamo previsto due metri tra un cliente e l’altro – spiega Sonia Brunella, titolare del salone Amoa e presidente del settore benessere di Confartigianato Ancona, Pesaro e Urbino – le nostre postazioni erano 10 e ne sono rimaste 5. Dal camice agli asciugamani, tutto sarà monouso ed useremo lo sterilizzatore». Una volta firmato il decreto attuativo, il protocollo potrebbe consentire di anticipare, nelle Marche, la riapertura delle attività rispetto alle indicazioni nazionali, ma la data precisa è ancora un’incognita: «Il ministro Boccia – osserva Ceriscioli – ha fatto un’apertura importante sul 18 maggio e, se così fosse, aspetteremo. Altrimenti, il test di oggi ha dato prova che potremmo riaprire anche prima. Hanno messo in evidenza un’attenzione notevole, che deve essere lo standard per la ripartenza, e la nostra responsabilità è garantire che il livello dei contagi non cresca». Cambio di location ed alle 10,30 il set della prova diventa il salone Stefania Team di via Cristoforo Colombo, che ospita sia parrucchiera che estetista, con annesso passaggio di testimone tra il governatore e l’assessora alle Attività produttive Manuela Bora, in prima linea nell’elaborazione del protocollo.
L’organizzazione
«Sanificazione, percorso di entrata ed uscita diversificato e segnalato con nastro a terra, e cartellonistica informativa ben evidente. Sono partita da qui – spiega Stefania Pellegrini, titolare del salone e associata Cna – ho tolto nove postazioni per avere sicurezza totale. Siamo in sei a lavorare e faremo due turni da tre». Tra le linee guida del protocollo, infatti, c’è l’orario di lavoro prolungato, dalle 8 alle 21.30, con possibilità di estenderlo anche nei giorni festivi. Inoltre, le attività si organizzeranno esclusivamente su appuntamento e sarà obbligatorio l’uso della mascherina per il lavoratore e per il cliente. Ogni dipendente seguirà e gestirà lo stesso cliente in tutte le fasi della lavorazione e varranno misure aggiuntive per i centri estetici, come l’utilizzo di scarpe, camici, teli monouso e 20 minuti tra un cliente e l’altro per un’accurata sanificazione. «I nostri imprenditori hanno già investito un migliaio di euro per la ripartenza e sanno che ogni mese dovranno investirne altri 500 per le operazioni di sanificazione», commenta Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona, soddisfatto per le simulazioni sul campo come il segretario generale di Confartigianato Ancona e Pesaro, Marco Pierpaoli: «Abbiamo dimostrato alla politica che nostre imprese possono partire ed in sicurezza».

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