I numeri del Covid nelle Marche pressano il governatore Acquaroli: «Valuteremo giorno per giorno»

I numeri del Covid nelle Marche pressano il governatore Acquaroli: «Valuteremo giorno per giorno»
I numeri del Covid nelle Marche pressano il governatore Acquaroli: «Valuteremo giorno per giorno»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 12 Novembre 2020, 09:40

ANCONA - Per ora, non sono previsti cambi di passo. Nota bene: per ora.

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Non si vedono ulteriori chiusure o misure più restrittive nell’orizzonte marchigiano, con il governatore Francesco Acquaroli che lunedì, nella seduta del Consiglio regionale dedicata alla gestione dell’emergenza Covid, ha mostrato cauto ottimismo, sottolineando come «la situazione della nostra regione sia tra le migliori in Italia, con l’indice Rt in discesa».

La valutazione della curva

Ma ai piani alti di palazzo Raffaello, la valutazione di curva epidemica e tenuta delle strutture ospedaliere – le due sentinelle che danno il polso della situazione – è quotidiana e, al suo staff, il numero uno della giunta avrebbe detto che «bisogna continuare a valutare giorno per giorno la curva epidemiologica e i numeri delle strutture ospedaliere.

Qui nessuno è tranquillo, il monitoraggio è continuo». Confrontandosi con i colleghi di altre regioni, anche per valutare l’opportunità di introdurre ulteriori provvedimenti, potrebbe tirare un sospiro di sollievo: la maggior parte dei governatori si trova a dover gestire un contesto più critico di quello marchigiano. Ma se è vero che la stasi dell’indice di trasmissione del contagio sia un buon segno, ciò non significa che il virus abbia smesso di correre, anzi. I numeri continuano a crescere ed in sole due settimane i positivi sono più raddoppiati, passando da 5136 a 11.514. E benché nelle ultime 24 ore ci sia stata una leggera discesa nei ricoveri in terapia intensiva e sub intensiva, negli altri reparti i pazienti aumentano a due cifre. L’aritmetica del Covid non fa dormire sonni tranquilli al presidente. 

Domani la cabina di regia

Domani, intanto, si riunirà la cabina di regia a livello nazionale ed il governo Conte dovrà contestualmente stabilire se e quali regioni passeranno da una fascia di rischio all’altra. Versioni non ancora ufficiali danno le Marche stabili in zona gialla, ma non per questo si può cantare vittoria. Stando al bollettino quotidiano diramato dal Servizio sanitario regionale, ieri i nuovi positivi hanno raggiunto le 702 unità su 2067 tamponi esaminati nel percorso nuove diagnosi, ovvero il 33,9% del totale. Uno su tre, dato più o meno stabile ormai da qualche giorno. A livello provinciale, Ascoli scavalca Ancona (182 casi contro i 177 del capoluogo di regione), Macerata registra 154 nuovi positivi, mentre Pesaro e Fermo restano sotto quota 100 (rispettivamente 86 ed 82). Positività rilevate che, nella stragrande maggioranza dei casi, riguardano soggetti sintomatici (133), contatti in setting domestico (179) e contatti stretti di casi positivi (203). Per altri 125 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

Le ospedalizzazioni in crescita

È però, come sempre, il dato sulle ospedalizzazioni l’osservato speciale, con le strutture sanitarie di nuovo in forte stato di stress dopo la bonaccia estiva. Cresce ancora il numero di pazienti ricoverati, che passa in 24 ore da 600 a 610, soprattutto per l’aumento di ricoveri non intensivi (da 376 a 409, con un’impennata di 33 unità). A bilanciare in parte questo critico dato, il calo nel numero dei pazienti in Terapia intensiva (da 75 a 74) ed in sub intensiva (da 149 a 127, con un calo di 22 unità): la flessione si registra in particolare ad Ancona (dove si passa da 30 a 20) e Fermo (da 32 a 17). I positivi in isolamento domiciliare crescono da 10.289 a 10.904, ed i casi di isolamenti per contatto sono 16.880 (2.438 con sintomi, 538 operatori sanitari). Nella giornata di ieri si sono registrati anche sei decessi, che portano il macabro conteggio marchigiano a quota 1083. Tre persone sono morte nella residenza di Valdaso Campofilone (Fermo) - un 70enne di Roccafluvione, un 89enne di Civitanova Marche ed una 85enne di Porto Sant’Elpidio -, a cui si sommano i decessi di una 83enne di Montelupone ricoverata a Macerata, un 90enne di Pesaro assistito a Marche Nord, ed un 68enne di Fabriano ricoverato nella stessa città.

Le settimane precedenti

Se tutto sommato il quadro epidemiologico appare delle Marche stabile, è il raffronto con le settimane precedenti a dare la cifra dell’allungo del Covid. Solo una settimana fa, i nuovi positivi erano stati 653 a fronte di 2267 tamponi processati nel percorso nuove diagnosi, i ricoverati erano 452, di cui 54 in terapia intensiva. E tornando indietro di ulteriori sette giorni, ci si rende conto di quanto lo scenario sia mutato: i ricoveri si fermavano a 286 unità, di cui 39 in terapia intensiva. Dato, quest’ultimo, che più di tutti fa scattare il campanello d’allarme.

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