ANCONA - Il rebus del numero fantasma che complica la vita a chi si trova in quarantena. A sollevare il caso è l’ex segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, risultato positivo al coronavirus ed ora in isolamento, che parla in maniera sarcastica di «spettacolo Regione Marche» nel raccontare la sua esperienza.
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«Se chiami il numero verde 800 936 677 per il Covid, dice che dal 15 giugno, per il progressivo calo dei contagi, al numero non rispondono più operatori sanitari e di rivolgersi al medico di base o il fine settimana alla guardia medica».
La registrazione
Ed in effetti, alla chiamata risponde una voce registrata che spiega come «dal 15 giugno 2020, per la progressiva diminuzione del numero di telefonate ricevute, questo numero verde non è più presidiato da operatori sanitari.
Il rimpallo
Peccato che anche sul 1500 siano piovute diverse critiche dagli utenti, che spesso non riescono a trovare riscontro. Per ogni altra delucidazione, la voce registrata del fu numero verde regionale rimanda alla sezione coronavirus del sito della Regione. Negli scorsi giorni, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha fatto sapere di aver chiesto ai dirigenti sanitari di aprire un canale di comunicazione per i cittadini: «Alle quattro aziende ho chiesto di avere dei canali telefonici per rispondere. Ci sono persone che chiamano i call center, ma non risponde nessuno», aveva detto durate una conferenza stampa tenuta nelle scorse settimane.
Il progetto
Nel frattempo, la Regione ha continuato a lavorarci e «ho dato direttiva qualche giorno fa per riattivare il numero. Dobbiamo dare delle risposte subito: rivoluzionerò il sistema. Anche le pagine web non sono intellegibili ed i cittadini non trovano risposte alle loro domande. Contestualmente, palazzo Raffaello sta lavorando anche sul Numero Unico per le Emergenze, uno dei punti inseriti nell’atto di indirizzo adottato dalla giunta per il contrasto della pandemia, e deliberato lo scorso sabato: «In un mese ce l’abbiamo - annuncia Saltamartini -. La procedura prevede di attivarlo entro la fine dell’anno, ma siamo in fase molto avanzata».
I disagi
Nel frattempo non resta che continuare a provare con il numero verde nazionale, con i centralini bollenti ed il rischio di rimanere incollati al telefono per parecchio prima di poter parlare con un operatore.
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