Ceriscioli adesso vuole correre: «Dal 4 maggio spiagge aperte per passeggiare. E pensiamo pure a bar e ristoranti»

Ceriscioli adesso vuole correre: «Dal 4 maggio spiagge aperte per passeggiare. E pensiamo pure a bar e ristoranti»
Ceriscioli adesso vuole correre: «Dal 4 maggio spiagge aperte per passeggiare. E pensiamo pure a bar e ristoranti»
di Martina Marinangeli-Andrea Taffi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Aprile 2020, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 20:00
ANCONA - Abbiamo fatto 30, facciamo 31. Deve essere questo il motto ispiratore della linea adottata dalla Regione in tema di riaperture post-lockdown, che da ieri prevede anche l’ipotesi di rendere di nuovo fruibili le spiagge - per passeggiate o attività sportive - già dal 4 maggio. Se agli albori dell’emergenza, al governatore Luca Ceriscioli era stata imputata un’eccessiva prudenza in merito alla questione delle scuole chiuse, la Fase 2 sembra proprio indicare un deciso cambio di rotta, con palazzo Raffaello impegnato ad allentare, una maglia dopo l’altra, le misure restrittive, improntate alla cautela, dettate dal governo Conte. Avanti tutta sulle messe, protocolli di sicurezza con le associazioni di categoria per far ripartire parrucchieri e centri estetici, e approfondimenti per valutare se fare altrettanto con bar e ristoranti. 


 
Il sostegno 
Ieri in giunta si è anche parlato di rialzare la saracinesca di quei laboratori e botteghe in cui gli artigiani lavorano da soli, come orafi e calzolai, a esempio. Avanti tutta, per rimettere in moto l’economia e la socialità della regione, a cui si intreccia anche la risoluzione votata ieri a maggioranza dal Consiglio regionale per misure di sostegno pari a circa 150 milioni di euro per turismo, sistema economico e famiglie. Intervenuto in tardo pomeriggio nel video dibattito promosso da Pensiero Piceno, il governatore ha fatto sapere che «stiamo preparando in queste ore una nuova ordinanza per permettere alle persone di tornare a frequentare le spiagge per le passeggiate dal 4 maggio, visto che si potrà riprendere a fare attività sportiva e motoria. Il ragionamento è: permettendo alle persone di muoversi, meglio garantire spazi ampi, oltre a parchi e giardini. Inoltre - aggiunge Ceriscioli - ripartono attività come la pesca sportiva: difficilmente si possono garantire le giuste distanze se mettiamo tutti su un molo». Sulla riapertura delle spiagge, bisognerà vedere come reagiranno i sindaci. Quanto alle funzioni religiose, invece, il numero uno della giunta regionale aveva dato la sua disponibilità al disco verde ieri sulle pagine del Corriere Adriatico: «I vescovi non mi hanno ancora cercato - commenta - e allora li cercherò io». È un fiume in piena il Ceriscioli calato nei panni del presidente decisionista e, dopo la sperimentazione su parrucchieri ed estetisti, punta a trovare il modo di stilare protocolli a prova di Covid - di concerto con operatori di settore e associazioni di categoria - anche per bar e ristoranti, così da accorciare i tempi di riapertura rispetto a quel 1° giugno indicato dal premier Conte. 

Il Consiglio
Se la giunta ha imboccato il binario dell’alta velocità, anche il Consiglio preme sull’acceleratore e ieri ha dato il via libera a un provvedimento che, per sostenere l’economia ed il turismo, chiede una verifica di tutte le risorse regionali disponibili, la riprogrammazione dei fondi europei, l’ampliamento del fondo per i prestiti agevolati a imprese e lavoratori autonomi e, sul versante turistico, l’abbassamento del canone concessorio, la riduzione dell’Iva, agevolazioni fiscali e contributi economici per la sanificazione. Un tema, questo del sostegno all’economia, su cui la giunta era stata sollecitata nei giorni scorsi anche dalla Lega, che però ieri, insieme a tutto il centrodestra, ha votato contro all’atto, lamentando la mancanza di azioni concrete. «La giunta si impegna a stanziare oltre 150 milioni di euro. Si tratta di risorse importantissime per la nostra Regione, tra le più colpite dalla pandemia, che serviranno per sostenere la liquidità e abbattere i costi fissi di imprese, professionisti e famiglie, anche con contributi a fondo perduto», sottolinea il vicepresidente del consiglio regionale, Renato Claudio Minardi (Pd), dal cui atto è nata la risoluzione. L’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti ha fatto sapere che questa «manovra corposa» verrà presentata «all’esito dell’approvazione del rendiconto, quindi non più tardi del 15 maggio. L’entità dipenderà anche dalla possibilità di utilizzare l’avanzo vincolato. Non escludiamo, inoltre, il ricorso a forme di indebitamento per progetti di investimento compatibili o per esigenze di cassa».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA