Infermieri, Oss e dirigenti: la Marche stabilizzano più di 300 sanitari/ Ecco quanti e in quali ospedali

Infermieri, medici e dirigenti: la Marche stabilizzano più di 300 sanitari/ Ecco quanti e in quali ospedali
Infermieri, medici e dirigenti: la Marche stabilizzano più di 300 sanitari/ Ecco quanti e in quali ospedali
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Lunedì 25 Maggio 2020, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 18:35

ANCONA - Mentre rallenta l'emergenza Coronavirus le Marche lavorano comunque per il rafforzamento della sanità regionale. La giunta regionale riunita questa mattina a palazzo Raffaello ha infatti approvato le linee di indirizzo al Servizio sanitario regionale per procedere a ulteriori stabilizzazioni.

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"In base ai requisiti previsti dalle linee guida - si legge infatti in una nota dell'ente -, esaminate e discusse con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria nonché sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa e con le organizzazioni sindacali del comparto, alla presenza dei rappresentanti delle aziende ed enti, da una prima stima emerge che sarà possibile stabilizzare 353 dipendenti (dirigenza sanitaria, infermieri, Oss, altro personale), di cui 219 all’Asur, 58 nell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali riuniti di Ancona, 61 a marche Nord e 15 all’Inrca. 

“L’atto approvato questa mattina – afferma il presidente Luca Ceriscioli – non è solo un provvedimento tecnico che ci consentirà di superare il precariato e ridurre il ricorso ai contratti a termine, ma anche e soprattutto un riconoscimento concreto e non formale, per valorizzare le professionalità acquisite dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato. Un riconoscimento generale dunque a tutti gli operatori nel nostro Servizio sanitario, che negli ultimi mesi hanno fornito il loro imprescindibile apporto per la gestione dell’emergenza Coronavirus”. 

Questa ulteriore manovra per le stabilizzazioni si aggiunge a un piano di azione condotto nel corso dell’intera legislatura, durante la quale il numero dei dipendenti del Servizio sanitario regionale si è incrementato di 978 unità: da 20.037 unità complessive al 31 dicembre 2015 a 21.015 unità, rilevate al 22 maggio 2020, comprensive del personale acquisito al fine di far fronte all’emergenza.

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