Covid, Acquaroli blinda le Marche in zona gialla: «La curva comincerà a scendere la prossima settimana»

Covid, Acquaroli blinda le Marche in zona gialla: «La curva comincerà a scendere la prossima settimana»
Covid, Acquaroli blinda le Marche in zona gialla: «La curva comincerà a scendere la prossima settimana»
di Martina Marinangeli
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Venerdì 13 Novembre 2020, 09:16 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 08:11

ANCONA - La quiete dopo la tempesta. Una pace ecumenica aleggiava ieri ai piano alti di palazzo Raffaello, dove la giunta si è riunita per una seduta politica durate la quale è stato stabilito il calendario della sessione di bilancio.

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Dopo le schermaglie e le fibrillazioni dei giorni scorsi che nessuno conferma (ma di cui tutti parlano), gli assessori si sono per ora quietati e, nel nome della ritrovata armonia, il Servizio salute e quello al Bilancio hanno cooperato per portare a casa una partita su cui l’Esecutivo ha da subito puntato molto: reperire le risorse per il riconoscimento delle premialità al personale sanitario, rimasto in un limbo dalla prima ondata del Covid.

L’accordo raggiunto

Ieri, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, i vertici delle aziende ospedaliere e le organizzazioni sindacali si sono accordati per la parte relativa agli incentivi “di primavera”, ovvero quelli promessi dalla giunta Ceriscioli, ma che erano andati solo ad una parte del personale. Lunedì ci sarà invece il secondo round per trattare sugli incentivi per chi, ora, sia tra i medici che nel comparto, sta lavorando al Covid hospital di Civitanova ed in tutti i reparti degli altri ospedali che si occupano del coronavirus. 
Nel mentre, la Regione resta in attesa della comunicazione ufficiale sulla posizione delle Marche all’interno delle tre fasce di rischio stabilite a livello nazionale.

Oggi la cabina di regia nazionale dovrebbe comunicare eventuali nuove misure restrittive per quelle Regioni che hanno visto peggiorare i dati relativi al contagio nell’ultima settimana.

Acquaroli è fiducioso

Ufficiosamente, le Marche vengono date ancora nella zona gialla ed il governatore Francesco Acquaroli, fino a ieri sera, non aveva ancora ricevuto comunicazioni che potessero far pensare a cambi di colore. «Se fanno un’ordinanza che prevede misure più restrittive, in teoria ce lo anticipano», ragiona il numero uno della giunta. Vero è che, quando il meccanismo delle fasce di rischio è stato definito, che le Marche fossero in zona gialla l’ha saputo, come tutti, dalla diretta del premier Conte. Ma una certa fiducia gli viene da un dato: «i nostri numeri ce l’hanno in Umbria, che è la metà delle Marche. La media giornaliera dei contagi nella nostra regione è tra i 650 ed i 700 – spiega il presidente dopo aver fatto un punto con l’Ufficio statistica –. Questa settimana, il totale dei contagi crescerà, ma sarà una crescita più lieve e dalla prossima la curva dovrebbe flettere, al netto di eventuali sorprese». Nel frattempo, però, non si resta con le mani in mano. Il primo agreement raggiunto ieri sulle premialità al personale sanitario è uno step fondamentale per dare stabilità al mondo ospedaliero, provato e sotto pressione.

La garanzia e la convergenza

Tra le parti in causa c’è stata convergenza sul garantire anche a chi lavora negli ospedali dell’Asur ed a Torrette lo stesso riconoscimento economico che, in primavera, era stato garantito solo al personale di Marche Nord ed Inrca: si tratta di 615 euro lordi una tantum per i quasi 4800 lavoratori delle Aree vaste ed i circa 2200 degli Ospedali Riuniti. «Abbiamo riscontrato la buona volontà del Servizio salute e dell’assessore – commenta Luca Talevi, segretario regionale Fp Cisl –: dobbiamo garantire la piena operatività degli ospedali, ma anche un riconoscimento economico a chi è sempre in prima linea non a posteriori, come avvenuto nella prima fase della pandemia. Subito».

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