Le Marche all'era del Covid: distanti, con la mascherina e attenzione ai contatti

Le Marche all'era del Covid: distanti, in mascherina e attenzione ai contatti
Le Marche all'era del Covid: distanti, in mascherina e attenzione ai contatti
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 3 Ottobre 2020, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 09:41

ANCONA - Da quasi otto mesi anche nelle Marche si vive così. Attenti ai contatti, con i disinfettanti sempre a portata di mano e la mascherina in tasca, pronti ad indossarla ogni volta che le regole anti Covid lo impongono.



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E adesso che il premier Conte ha annunciato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, con il nuovo Dpc in fase di preparazione ci si sta preparando anche all’idea di una ulteriore stretta per frenare l’ondata di nuovi contagi che sta facendo preoccupare l’Italia.
 
Un’altra stretta sui divieti
Come? Per esempio rendendo obbligatoria la mascherina all’aperto. Fino ad oggi anche in Regione le protezioni delle vie respiratorie si devono indossare nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza. Obbligatorio anche indossarle dalle 18 alle 6 del mattino in tutte quelle situazioni che prevedono il rischio di assembramento all’esterno (locali, piazze, vie).
Le misure ferree
Non sono soggetti, invece, all’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni, i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso dellamascherina. Con l’inizio della scuola la regola è stata estesa: protezioni davanti all’ingresso dei plessi e dentro le classi ogni volta che gli studenti si alzano dal banco, mentre naso e bocca vanno coperti se le aule non consentono il distanziamento di un metro fra gli alunni. Ma i contatti vanno limitati anche fuori e quei cento centimetri sono considerati la misura minima per non rischiare la contaminazione, così come la costante disinfezione delle mani è un altro asso nella manica per bloccare la diffusione del Covid. La raccomandazione del Comitato tecnico scientifico è quella di mantenere anche in treno il distanziamento di un metro tra i passeggeri, posizionati a scacchiera. E questo per tutte le tipologie di convogli. Sugli aerei invece le distanze sono state eliminate e si potranno occupare tutti i posti a sedere: questo perché sui velivoli c’è un costante e particolare riciclo di aria e i passeggeri non sono seduti uno di fronte all’altro. Prima di salire a bordo verrà rilevata la temperatura. Le regole a settembre sono cambiate per i ricongiungimenti tra persone di Stati diversi: «è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva». Ma non è detto che il governo decida per una marcia indietro, vista l’impennata dei contagi.
Le integrazioni
Il Dpcm che verrà integrato con le misure al vaglio del ministro della Salute Speranza, recepisce le prescrizioni sui rientri, compreso l’obbligo di quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria. Conferma anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list che attualmente comprende 16 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo. «Gli anziani - ha ricordato Speranza - sono la parte più forte del Paese, ma anche la più fragile e dobbiamo prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile». Così dovremo essere pronti, per esempio, a dire addio alle feste per Halloween che ono diventate parte integrante della tradizione marchigiana nel mese di novembre.

Addio a Corinaldo, che si trasforma all’improvviso in un borgo pullulante di streghe, vampiri e fantasmi: sarà difficile rivederlo così, almeno fino al prossimo anno. Ma tant’è. Ci aspettano mesi «con il coltello tra i denti». Bisogna resistere.

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