Epidemia ribaltata nelle Marche: adesso l'onda più alta investe l'Ascolano

Epidemia ribaltata nelle Marche: adesso l'onda più alta investe l'Ascolano
Epidemia ribaltata nelle Marche: adesso l'onda più alta investe l'Ascolano
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 08:43

ANCONA - Se i numeri parlano, a volte suggeriscono all’orecchio significative concomitanze. Come il numero 222, ovvero il totale dei contagi registrati a settembre nella provincia di Ascoli, esattamente lo stesso che segnava il 31 marzo la casella dei positivi del Piceno, mentre altre province galoppavano con i cluster e i contagi di massa, con Pesaro tra le prima zone rosse d’Italia (1.664 positivi) e Ancona che affrontava a ruota l’onda dei contagi in arrivo da nord (1.664).



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Sei mesi dopo quel 31 marzo, quando c’erano 1.165 ricoverati per Covid nelle Marche e le rianimazioni erano sature, la curva dell’epidemia è molto più alta nella provincia più a sud. Il report di settembre dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Marche vede la provincia di Ascoli, nettamente in testa con i casi di nuovi contagi, salendo in un mese da 355 a 577. 
 
Sorpasso su Fermo
Così attualmente Ascoli è la provincia più calda e a settembre ha “fatturato” il 30% del totale dei casi nelle Marche, scavalcando la provincia di Fermo (a 566) nei casi totali. Seguono Pesaro (181 casi a settembre) e Ancona (142), mentre Macerata (89) e Fermo (44) hanno passato un settembre abbastanza tranquillo, anche se ieri entrambe le province hanno segnato un rialzo dei contagi e nel Fermano preoccupano molto i contagi nelle scuole e un focolaio aziendale emersi nelle ultime ore. Non a caso nella classifica dei 25 comuni con più contagi nel mese di settembre Ascoli è in testa con 75 casi positivi (l’11,4% del totale delle Marche) e ci sono altri nove Comuni del Piceno. Numeri che ieri hanno indotto il vicesindaco di Ascoli Giovanni Silvestri a firmare un’ordinanza che rende obbligatoria la mascherina anche all’aperto, da oggi e per tutto ottobre. L’impennata dei contagi nel Piceno, iniziata ad agosto, è il risultato di una combinazione di fattori sfavorevoli. Hanno inciso i rientri delle vacanze all’estero, con focolai come quello divampato tra i ragazzi di Ripatransone e dintorni reduci da una villeggiatura a Corfù. Il virus ha approfittato degli abbracci in occasione di banchetti di battesimo e matrimoni, contagiando anche alcuni parroci. E forse ha pesato più che altrove l’effetto movida, i raduni e le feste di paese.
I Comuni immuni
Così il Piceno, che fino a tutto luglio aveva 29 Comuni Covid free, in due mesi ne ha ceduti 16 all’avanzata dell’epidemia. Ad esempio Offida, che resisteva tra i 27 comuni marchigiani sempre immuni da febbraio e a settembre ha dovuto contare 21 positivi. Nel primo report di ottobre del Gores Marche la provincia di Ascoli si conferma quella con più casi (6) anche se a pari merito con Pesaro Urbino e Ancona, mentre Fermo registra 5 nuovi casi, Macerata 4 e l’ultimo è di fuori regione. I 28 casi di ieri sono emersi dall’esame di 1.046 tamponi del percorso nuove diagnosi, 1 positivo su 37 test, rapporto migliorato rispetto a mercoledì (23 casi ma 250 tamponi in meno). La principale modalità di contagio resta quella in ambito domestico (15 casi) seguita dai sintomatici (5), i contatti stretti di positivi (4), mentre i rientri dall’estero hanno riguardato 2 casi da Albania e Perù e altri 2 contagi sono da verificare.
Il totale dei positivi nelle Marche da fine febbraio sfiora ormai quota 8mila (7.983) con un rialzo giornaliero ieri dello 0,35%, di gran lunga inferiore all’incremento nazionale, schizzato allo 0,8% per effetto di 2.548 nuovi positivi in tutta Italia, come non succedeva da cinque mesi. Oltre al record del Veneto (445 contagi) altre nove regioni hanno aumenti in tripla cifra, mentre le Marche, con 28 casi, sono tra le regioni più virtuose: ieri hanno avuto meno contagi solo Calabria, Basilicata e Molise.

L’impatto sulla rete ospedaliera è ancora contenuto (i ricoveri per Covid ieri sono rimasti fermi a 30) ma aumentano i casi da terapia intensiva, saliti ieri da 2 a 6: c’è un secondo paziente in rianimazione a Torrette, uno a Marche Nord che mercoledì non ne aveva, e due pazienti sono passati dalla sub intensiva all’intensiva dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, che ora con 3 ricoveri è la più affollata delle Marche. I positivi in isolamento domiciliare sono saliti da 765 a 783, i positivi attuali da 795 a 813, anche se continuano aumentare i guariti e dimessi, saliti a 6.180 (+10).

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