L'assessora e il ritorno a scuola: «Screening Covid per tutti gli studenti? Il problema è il personale»

L'assessora e il ritorno a scuola: «Screening Covid per tutti gli studenti? Il problema è il personale»
L'assessora e il ritorno a scuola: «Screening Covid per tutti gli studenti? Il problema è il personale»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 08:40

Giorgia Latini, assessora regionale all’Istruzione, è ufficiale: le scuole superiori possono ripartire in presenza al 50% da lunedì.

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«Sì, oggi (ieri, ndr) al tavolo con le parti sociali abbiamo comunicato la discesa nella curva dei contagi che ci permette la riapertura delle scuole superiori il 25 gennaio.

Il tavolo ha chiesto espressamente qualche giorno per riuscire ad organizzarsi per la ripartenza».

E quindi revocate l’ordinanza del 5 gennaio con cui avevate prorogato la didattica a distanza al 31 gennaio.
«Noi eravamo pronti a riaprire al 50%, ma a quattro giorni dal rientro in classe il governo ha ben pensato di restringere i parametri Rt. Quindi avevamo dovuto prorogare la Dad, anche perché la curva dei contagi era in crescita».
Rivendicate comunque quella scelta? 
«Assolutamente sì. Non prevedere quella misura ci avrebbe esposto al rischio di rientrare in zona rossa. La decisione è stata unanime all’interno del tavolo permanente sulla scuola». 
Il ritorno a scuola a settembre fece saltare il tracciamento. Il Pd vi rimprovera di non aver indirizzato lo screening di massa verso il mondo scolastico. Come pensate di gestire questa delicata partita?
«La Regione si è attivata per uno screening di massa a cui studenti e personale scolastico possono partecipare».
Però lo screening di massa è agli sgoccioli.
«Intanto, in questi giorni che precedono il rientro a scuola, è utile, così da essere certi della propria negatività».
È fattibile uno screening regolare del mondo scolastico come avviene, ad esempio, per personale sanitario o forze dell’ordine? 
«È una cosa che stiamo valutando con la dirigenza sanitaria: non è che non ci sia la volontà di farlo, ma il problema è il personale che, ad oggi, è impiegato nello screening di massa e, soprattutto, nella vaccinazione». 
A proposito di vaccinazione, il personale scolastico rientra nella seconda fase della campagna, ma in coda ad altre categorie: prevedete di dargli priorità?
«La priorità va data alle fasce deboli, quindi anziani e personale sanitario. Però, sicuramente, poi possiamo mettere la scuola ed anche questa è una cosa su cui la giunta sta lavorando. Il nostro obiettivo è riaprire le scuole lunedì e non richiuderle più: l’attenzione sarà massima. Aggiungo una cosa».
Prego. 
«Siamo la prima Regione che fa un piano organico su una programmazione di interventi strutturali sugli impianti di areazione per garantire la salubrità degli ambienti scolastici». 
Anche su questo, il Pd vi bacchetta: con i tempi del pubblico, difficile che i lavori vengano fatti a stretto giro di posta.
«Almeno noi abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto, e lo abbiamo fatto da quando ci siamo insediati. Ora abbiamo trovato le risorse, usando fondi europei».
Il comitato Priorità alla Scuola ha fatto ricorso al Tar per far riaprire gli istituti: commenti? 
«Mi sembra un grande controsenso farlo ora. E lo sapevano già martedì».

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