Nelle Marche verso quota 50mila guariti dal Covid, ma metà nei nuovi infetti sono dell'Anconetano

Nelle Marche verso quota 50mila guariti dal Covid, ma metà nei nuovi infetti sono dell'Anconetano
Nelle Marche verso quota 50mila guariti dal Covid, ma metà nei nuovi infetti sono dell'Anconetano
di Andrea Taffi
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Giovedì 11 Febbraio 2021, 08:37

ANCONA - Si è sempre detto che il dato fotografico di una giornata va preso con le molle. Giusto. Ma quando, come ieri, le proporzioni sono così marcate anche i dati assoluti possono essere considerati con sufficiente attendibilità. Prendiamo ad esempio i 421 casi positivi al coronavirus rilevati tra le nuove diagnosi con un rapporto positivi/testati al 18%.

Tra questi 94 sono scaturiti dal percorso dello screening antigenico sulla base di 1.220 test (ora saranno sottoposti al tampone molecolare) con rapporto positivi/testati all’8%. È sicuramente una base ampia quella dei tamponi processati, la capacità di screening settimanale della Regione è raddoppiata rispetto a novembre: 5.583 complessivamente i tamponi di ieri dei quali 3.477 nel percorso nuove diagnosi (con il sottoinsieme dei 1220 nello screening del percorso antigenico) e 2.106 nel percorso guariti. 

La nota dolente

I problema arriva con la suddivisione geografica dei casi riscontrati.

Sui 421 positivi 224 sono stati rilevati in provincia di Ancona, 83 a Pesaro Urbino; seguono le province di Macerata (60), Ascoli Piceno (27), Fermo (12) e 15 contagiati da fuori regione. I casi comprendono 52 sintomatici; ci sono contatti in setting domestico (93), contatti stretti di casi positivi (145), in setting lavorativo (23), in ambienti di vita/socialità (5), in setting assistenziale (3), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (19), screening percorso sanitario (2). Per altri 79 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

La situazione sanitaria

Come ha scritto domenica scorsa il direttore dell’osservatorio epidemiologico, Marco Pompili «in un territorio piccolo come il nostro la situazione di una provincia può diventare la situazione di tutta la regione». L’aggiornamento del quadro sanitari mattutino era ragionevolmente contenuto quanto alle proporzioni numeriche: in calo i ricoveri che sono scesi da 616 a 606 (-10). Sono diminuiti i degenti in terapia intensiva (72, -2), in semintensiva (157, quindi -4 rispetto a ieri) e nei reparti non intensivi (377 quindi -4 rispetto a martedì). Si tratta ovviamente di numeri sempre considerevoli visto che le terapie intensive solo dieci giorni fa avevano 85 pazienti. Il termometro del pomeriggio invece annuncia bufera: diversi i sintomatici che sono pervenuti ai pronto soccorso. In diversi ospedali non sono sufficienti i posti nei reparti di malattie infettive. Da registrare infine i 32 dimessi da strutture ospedaliere nelle ultime 24ore.
 

Crescono le quarantene

In calo anche i positivi in isolamento domiciliare (6.906, -83) mentre crescono le quarantene per contatto con contagiati (14.935, +70) tra le quali 4.526 soggetti con sintomi e 444 operatori sanitari. Intanto gli ospiti delle strutture territoriali sono 207 (-1) e gli assistiti nei pronto soccorso 37 (+8). I guariti salgono verso quota 50mila (49.421, +502).

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