#iorestoacasa, che belle le rose in giardino, ma attenti ai parassiti

#iorestoacasa, che belle le rose in giardino, ma attenti ai parassiti
#iorestoacasa, che belle le rose in giardino, ma attenti ai parassiti
di Véronique Angeletti
2 Minuti di Lettura
Martedì 5 Maggio 2020, 14:35

TOLENTINO - Le rose sono tra i fiori più profumati e hanno un mondo da raccontare. Le rosse narrano di passione, quelle color rosa, di affetto, di gelosia, le gialle e le bianche sono simbolo di virtù e castità.

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Resistenti anche a basse temperature, non richiedono molta manutenzione, sono tra le piante più facili da coltivare e, se si dedica attenzione, ringraziano delle cure con una rara generosità in fioritura. Unica pecca, sono vulnerabili, sono sensibili ai funghi e ai parassiti- «Anche se, oggi, ci sono nuove rose che lo sono molto di meno» fanno notare Franco, Filippo e Cristian del vivaio Manfrica nella contrada Abbadia di Fiastra, a Tolentino, dove coltivano circa 150 varietà.
 
«Per chi ha un balcone, un terrazzo un giardino con tanto sole, tutte le rose sono la soluzione ideale – spiega Franco -. Alcune varietà lo sono anche per le zone d’ombra, come, ad esempio, la rosa Iceberg. Ha tra 15 e 20 petali, un diametro di circa 8-10 centimetri, è un arbusto rifiorente che garantisce una fioritura abbondantissima». Per chi le vuole rampicanti, consiglia la classica francese Meilland Pierre de Ronsard, la Peach Drift o rose inglesi come la Austin Crown Princess Margareta, che sfrutta tutte le sfumature del salmone e dell’arancione. Piccoli trucchi da tenere in mente: annaffiare a temperatura ambiente per evitare di provocare uno choc alla pianta. Meglio presto, alla mattina, o a tarda sera. Fare attenzione a non bagnare fiori e foglie ma i piedi dell’arbusto: favorisce muffe e funghi. Nel caso di afidi: spruzzare una soluzione ben densa di sapone di Marsiglia diluito in acqua. Infine, ricordarsi che quando si recidono i fiori, meglio farlo tra le 15 e le 17, quando la pianta, per merito della fotosintesi, è più ricca di zuccheri e il concime deve essere a lentissima cessione.

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