Ecco la road map delle riaperture, test per i saloni. Dal 14 via libera a parrucchieri ed estetisti: ma prima una simulazione

Ecco la road map delle riaperture, test per i saloni. Dal 14 via libera a parrucchieri ed estetisti: ma prima una simulazione
Ecco la road map delle riaperture, test per i saloni. ​Dal 14 via libera a parrucchieri ed estetisti: ma prima una simulazione
di Martina Marinangeli
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Martedì 5 Maggio 2020, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 18:24

ANCONA  - Prima parrucchieri ed estetisti, che già dal 14 dovrebbero poter rialzare le saracinesche. Poi sarà la volta di bar e ristoranti, cui faranno seguito, a stretto giro di posta, mercati e negozi di abbigliamento. Infine, toccherà a strutture ricettive turistiche e stabilimenti balneari, con l’avvio della stagione estiva fissato per il 29 maggio. È iniziata la settimana campale dei protocolli per la ripartenza anticipata rispetto ai termini fissati dal governo Conte. Un tour de force che vede impegnati a oltranza uffici regionali e associazioni di categoria. 

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Fase 2, parrucchieri e centri estetici riaprono prima: ecco le linee guida. E dove succede
 
«Giovedì il presidente ci ha chiesto di accelerare sui protocolli e nel weekend ci abbiamo lavorato a testa bassa. Siamo a buon punto», commenta il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco. Il settore più avanti con i tempi è quello dell’estetica, con il protocollo già in tasca e la sperimentazione sul campo fissata per venerdì, alla presenza anche dei funzionari del Servizio salute della Regione e del governatore Luca Ceriscioli. La simulazione avverrà ad Ancona in un centro estetico e nel salone di un parrucchiere, con i dipendenti a fare da clienti. Si tratta di un protocollo molto rigido nelle misure che, già inviato a Roma, potrebbe fare scuola anche nel resto d’Italia. Pronto invece entro domani quello definitivo per bar e ristoranti, che all’80% corrisponderà alla bozza elaborata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Tra le altre cose, prevede il distanziamento tra i tavoli, dispenser di gel igienizzante all’ingresso, dispositivi di protezione per i camerieri e oggetti per il servizio monouso. 

Gli uffici regionali hanno aggiunto la necessità del tesserino di riconoscimento per i camerieri e la formazione sulle nuove regole anti-Covid non solo del personale stabile ma anche dei lavoratori a chiamata. Anche in questo caso, la riapertura sarà molto probabilmente preceduta da una simulazione sul campo. Gli uffici del servizio Commercio di palazzo Raffaello, che fanno riferimento all’assessora competente Manuela Bora, stanno inoltre approntando i protocolli per la riapertura dei mercati (a parte quelli alimentari che sono già operativi) e dei negozi di abbigliamento, recependo gli input delle associazioni di categoria e degli opertori del settore: anche in questo caso, l’obiettivo è sottoporre le bozze al governatore Ceriscioli già domani, giovedì al massimo. 

Tra le misure su cui si sta ragionando, il divieto di provare i capi di intimo e, per quanto riguarda i mercati all’aperto, il distanziamento di uno o due metri tra un banco e l’altro (con possibilità di mettere il plexiglass come divisorio), prevedere la dislocazione dei posteggi anche in vie limitrofe alle aree dedicate o, in alternativa, la rotazione degli ambulanti, con possibilità di estendere a due giorni la permanenza dei mercati settimanali, per evitare un numero troppo massiccio di bancarelle. Più articolata la situazione del comparto turismo, ma anche qui la Regione conta di portare a casa i due protocolli su cui si sta lavorando - strutture ricettive e stabilimenti balneari - entro la fine della settimana. Ieri c’è stato un incontro del gruppo di lavoro sul turismo coordinato dal rettore della Politecnica Gian Luca Gregori, a cui prendono parte l’assessore competente Moreno Pieroni, la Camera di Commercio, Anci, e presidente e vicepresidente della commissione Sviluppo economico. 

Per le strutture ricettive, le linee guida su cui sta lavorando la Regione sono quelle del documento nazionale elaborato da Federalberghi, Confindustria Alberghi e Assohotel Confesercenti che prevede, tra le altre cose, la sanificazione delle stanze dopo ogni cliente, presidi come gel igienizzante, mascherine e guanti all’ingresso di ogni ambiente.

Nella zona ristorante potranno stare allo stesso tavolo solo nuclei familiari o chi condivide la stanza, e la stessa prassi varrà anche in ascensore. Più complesso organizzare invece villaggi, campeggi e spiagge, per gestire i quali operatori e associazioni di categoria stanno ancora inviando le proposte agli uffici regionali.

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