Il valzer dei numeri: i 126 letti di rianimazione sono diventati 164. Pazienti Covid al top: vanno convertiti nuovi reparti

Il valzer dei numeri: i 126 letti di rianimazione sono diventati 164. Pazienti Covid al top: vanno convertiti nuovi reparti
di Martina Marinangeli
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Domenica 15 Novembre 2020, 02:55

ANCONA - L’ultimo baluardo contro lo tsunami Covid: è la risposta degli ospedali allo stress test dei ricoveri la battaglia che fa vincere o perdere la guerra. E dunque, qual è la situazione delle strutture ospedaliere marchigiane?

Stando alla relazione illustrata lunedì dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, durante la seduta del consiglio regionale sul coronavirus, i posti letto di terapia intensiva ammontavano a 126 (11 in più rispetto ai 115 standard) mentre nella nota diramata ieri da Palazzo Raffaello, conseguita al confronto a cadenza settimanale tra Regione e dirigenti sanitari e dopo lo slittamento delle Marche verso la zona arancione, il numero è salito a 164 posti. Tradotto: 38 posti in più in cinque giorni.


L’ampliamento

Considerando che, da piano pandemico, dovrebbero essere 220, ne mancano ancora diversi all’appello, ma a mettere una toppa ci pensa anche il Covid hospital di Civitanova. «Si conferma che le strutture sanitarie regionali hanno spazio importante a disposizione», rassicurano dall’Esecutivo, ma gli ospedali da nord a sud della regione iniziano a soffrire il costante afflusso di pazienti e hanno ormai raggiunto il limite della fase 2 del piano pandemico. Partendo dalla provincia di Ascoli, si rileva che le 12 terapie intensive di San Benedetto sono già piene, mentre restano solo cinque posti liberi nei reparti riconvertiti. Contestualmente, sono stati attivati 20 posti nella Rsa di Ripatransone. 


Quasi al limite

Gli ospedali dell’Ascolano non hanno invece reparti di Malattie infettive, che fanno riferimento a Fermo. Ed il nosocomio fermano Murri è a meno due ricoveri dalla fase 3. Ieri, nell’ospedale di Fermo, i pazienti positivi al Covid erano 66. Secondo il piano pandemico dell’Area Vasta 4, a 68 scatta la riconversione quasi totale del nosocomio, con l’accorpamento delle degenze di Chirurgia, Urologia, Ortopedia, Oculistica e Otorinolaringoiatria. Così facendo, si guadagnerebbero altri 34 letti, che, con qualche ulteriore aggiustamento, porterebbero al limite massimo di 110. Al momento, al Murri, tutti i 32 posti di Malattie infettive, una parte dei quali occupati da pazienti di Terapia subintensiva, sono pieni. Occupati anche tutti i sette i posti di Rianimazione e 22 di Medicina Covid.

Quattro i letti di Terapia intensiva rimasti ancora puliti, per i pazienti non-Covid. Nel Maceratese sono solo due i posti liberi tra terapia intensiva e semintensiva. Sono pieni da un paio di giorni i tre moduli già in funzione (sui sei disponibili per un totale di 84 posti letto) del Covid-hospital di Civitanova, dove sono ricoverati 14 pazienti in terapia intensiva e 28 in semi intensiva per un totale di 42 posti letto. 


Quello che resta


Piena ormai da circa due settimane anche la palazzina di Malattie infettive del capoluogo dove tutti e 43 i posti letto sono occupati da pazienti positivi al Covid-19 che non hanno bisogno di terapia intensiva o semintensiva. Rimangono liberi due posti sui dieci complessivi nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Macerata; qui, al momento, sono ricoverati otto pazienti positivi al Covid in terapia semintensiva. Ricoveri di degenza infine nei pronto soccorso di Civitanova, Macerata e Camerino, dove ci sono rispettivamente 14, 18 e una persona ricoverate. Nella cittadella sanitaria di Torrette, ad Ancona, sono 19, i posti della Clinica di rianimazione dedicati all’emergenza Coronavirus: ieri ne erano occupati 16. Altri dieci letti, in Divisione di rianimazione, sono convertibili in un’ora alla cura del virus. Sono invece 21 i posti, tutti occupati, di semi-intensiva riservati ai pazienti Covid. Quelli ordinari - anche qui al completo - messi a disposizione nella palazzina di Malattie infettive, sono 40, dei quali una quindicina sono flessibili. Ovvero, con l’uso del casco respiratorio Cpap, che permette la ventilazione assistita, quelle postazioni possono considerarsi di semi-intensiva. Poi ci sono i 24 letti, dei quali 14 già occupati, attivati nel reparto Covid-2, organizzato al sesto piano. 


Il piano B


Infine, c’è il tesoretto di Marche Nord: sono al momento 10 i posti di terapia intensiva in più che sono stati attivati a inizio mese al secondo piano della Palazzina “C” del San Salvatore di Pesaro. Prima tranche ultimata dei 41 posti letto aggiuntivi che la scorsa estate la Regione ha deciso di assegnare all’azienda ospedaliera pesarese. Al momento, sono 18 i posti di Terapia intensiva occupati da pazienti Covid, mentre 44 sono quelli in subintensiva. Stabile il numero dei ricoverati nel reparto di Malattie infettive, dove dei 18 posti letto a disposizione ne sono occupati 17. 

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