Per bar e ristoranti il protocollo è servito. Ecco come. Nodo riapertura: il 18? La Regione accelera. Il rebus: termoscanner ai dipendenti

Per bar e ristoranti il protocollo è servito. Nodo riapertura: il 18? La Regione accelera. Il rebus: termoscanner ai dipendenti
Per bar e ristoranti il protocollo è servito. Nodo riapertura: il 18? La Regione accelera. Il rebus: termoscanner ai dipendenti
di Martina Marinangeli
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Sabato 9 Maggio 2020, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 22:23
Praticamente è fatta: mancano solo alcune limature e la validazione dell’ufficio di igiene, ma da ieri c’è la bozza per il protocollo di riapertura di bar e ristoranti. Il vero nodo, semmai, è sulla data: il governatore Luca Ceriscioli punta a riaprire il 18 maggio seguendo però attentamente le direttive del governo e le indicazioni del premier Giuseppe Conte circa l’opportunità di tornare a una simil normalità. Intanto la giunta si sta preparando ad esaminare tutti i protocolli indispensabili a far riaprire le attività ancora rimaste in stand-by e lo farà quasi sicuramente da lunedì. Quella che arriva sarà una settimana cruciale anche per i balneatori che attendono la definizione delle direttive per organizzare prima possibile la riapertura degli stabilimenti balneari fissata per il 29 maggio. I rappresentanti di categoria intanto ieri hanno chiesto di eliminare dal protocollo per bar e ristoranti la rilevazione della temperatura dei dipendenti in loco. Chiedono di farla a casa, perché in caso di febbre i lavoratori eviterebbero di uscire e ogni rischio di contagio sarebbe scongiurato.


1) Prenotazioni meglio digitali o telefoniche
Nei ristoranti, come nei bar delle Marche si dovranno adottare delle soluzioni organizzative per evitare assembramenti di clienti all’ingresso dell’esercizio e all’interno della sala ristorante. Per questo la Regione ha previsto, dove possibile, una separazione degli accessi di entrata e di uscita. Si chiede anche di favorire i sistemi di prenotazione telefonica e digitale.


 

2) Igiene dei clienti e accesso vietato al guardaroba
Fondamentale l’igiene e la cautela. All’ingresso dei locali saranno sistemati i dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti che non potranno utilizzare il guardaroba. Gli avventori saranno comunque accompagnati al tavolo seguendo le norme del distanziamento sociale. Anche alle toilette bisognerà mantenere le distanze ed evitare gli assembramenti. 

3) Commensali distanziati se richiesto
Si cambia anche nella scelta delle pietanze, con menù digitali che i clienti potranno scaricare nei propri dispositivi. In caso contrario si procede alla igienizzazione dei menu dopo ogni uso. Il personale di sala è dotato di mascherine, i tavoli sono distribuiti assicurando il distanziamento di un metro l’uno dall’altro. Dovrà essere assicurato il distanziamento anche al tavolo se richiesto dai clienti. 

4) Casse protette ma meglio usare le card
Anche per il pagamento nel protocollo si favoriscono sistemi digitali direttamente dal tavolo. Il documento al vaglio della Regione prevede in ogni caso, che alla cassa venga posizionata un’adeguata segnaletica orizzontale per il distanziamento e di protezione. Per la sanificazione: tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola devono essere messi in specifici sacchi.

5) Zone più a rischio? Qui le barriere sono fondamentali
Per i bar è previsto che davanti al banco e alla cassa venga posizionata la segnaletica orizzontale per favorire il distanziamento interpersonale e verrà adottato un modello di servizio che favorisca la riduzione degli spostamenti della clientela all’interno dell’esercizio. Nel protocollo viene consigliata la barriera fisica (plexiglas) dove vi è una maggiore interazione con il pubblico.

6) Cibo a domicilio o da asporto. Però in sicurezza
Per il delivery i trasportatori sono tenuti ad indossare mascherina e guanti, mentre hanno a disposizione, sul mezzo di trasporto, soluzione disinfettante per le mani. Sia per la consegna a domicilio sia per il take away è fondamentale limitare il contatto con i clienti favorendo anche sistemi di pagamento elettronici. Il lavoratore dovrà comunque disinfettare bene Pos e mani.
 
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