Covid, le Marche arancioni insieme ad altre otto regioni. Il Lazio resta giallo: occhio agli spostamenti

Covid, le Marche arancioni insieme ad altre otto regioni. Il Lazio resta giallo: occhio agli spostamenti
Covid, le Marche arancioni insieme ad altre otto regioni. Il Lazio resta giallo: occhio agli spostamenti
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Sabato 14 Novembre 2020, 08:54

ANCONA - Sette aree zona rossa, 9 zona arancione e 5 zona gialla: così cambia la mappa delle regioni e delle province autonome alla luce dell’ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri sera, alla luce dei monitoraggi dell’Iss.

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La nuova ordinanza entrerà in vigore da domani e il contenuto è già noto: due regioni - Campania e Toscana - stanno per aggiungersi all’elenco delle zone rosse di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta. Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria.

Gialle rimangono invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.

In ossequio alle restrizioni della zona arancione le Marche dovranno rispettare coprifuoco dalle 22 alle 5, dad al 100 per cento alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel week end, capienza sui bus ridotta del 50%. Da domani saranno vietati gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (ad esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). Consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. La forte raccomandazione per le abitazione private è non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune.

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